mercoledì 30 dicembre 2009

martedì 29 dicembre 2009

GLI ATOMI DEL TEMPO

Ma non vedete come il tempo scorre velocemente?
Il denaro, le montagne, l’acqua, i rifiuti, le strade, i ponti, le case, le foreste, la neve, i vestiti, le automobili, la polvere, il cemento, la sabbia, il mare, la terra, il sole, le stelle, tutto è tenuto insieme dalle stesse molecole. Gli atomi del tempo.
Mi sono fermato per “un tempo”, a guardare il mio ieri, per “un atomo”, e tutto è trasfigurato.
Solo “ieri” passeggiavo tranquillamente, immaginando dove affondare le mie radici, che il respiro di “un momento”, e tutte le cose si sono frantumate. Cambiando il loro tempo.
Il tempo scorre velocemente, altrimenti noi non esisteremo.
Già, perché non esiste “il mattone primordiale”, ma il continuo, incessante movimento degli atomi.
Ma allora come può l’uomo “fermare il tempo”, o accelerare il suo decadimento?
Forse a qualcuno gli sembreranno “strane” queste parole, si vede che non era “il tempo” di leggerle, oppure di scriverle, chissà.
Ora qualcuno si starà chiedendo “dove vuole andare a parare questo?”
Ecco, un solo momento.
Tutta la popolazione mondiale pensante, ha una sola idea fissa, come ritornare alle buone origini delle cose, senza distruggere l’economia costruita e pensata in questo tempo?
Un vero dilemma, visto che come i pianeti, e gli astri, e le comete, i nostri atomi del tempo, stanno completando una rotazione, e come i corpi celesti, lo facciamo in forma di ellissi, quindi tanto siamo più vicini al nuovo inizio, più il tempo scorre veloce.
Siamo in piena curva, e alla velocità costante in cui pensiamo, visto che non possiamo uscire a pensare fuori da questa traccia, acceleriamo.
Forse credete questo un pensiero astratto? Un poco matto? Chissà che non si colleghi alla fisica sub-atomica ed al pensiero illuminato dei nostri antichi padri.
Fatto sta, che per salvare questo nostro tempo, stiamo tornando a pensare per esempio, di costruire i muri che contengono la nostra vita, con il fango e la paglia, come all’inizio di questo “giro”.
Già, l’eterno movimento, il continuo avvicendarsi, ma?
Come negli atomi, alcuni di loro partono per la tangente, andando a cozzare con altre rotte, interferendo con le loro ellissi, innescandone di nuove, come le onde dell’oceano, nel loro continuo movimento, arrotolandosi producono la spuma, che evaporando torna al suo stato iniziale.
Ora quello che si deve capire, io non riesco a dirlo bene con le parole, ma lo intuisco dal movimento dei miei pensieri, delle stelle, delle maree.
Esiste come “un centro”, una consapevolezza che si muove continuamente, una “cosa” che se la penso mi sorride il cuore, e la parola più vicina che mi viene a far rima, è AMORE.

danijel©

P.S.
Sermone di fine anno di un giocatore di poker incallito.

lunedì 28 dicembre 2009

Ricostruire in questo modo, è salutare, sicuro e conveniente.



E' LOGICO CHE DOVE ESISTE UNA VOLONTA' POLITICO-MAFIOSA, CHE DEVE LUCRARE SULLE RICOSTRUZIONI, SI OSTACOLANO I CITTADINI CON DIFFICOLTA' BUROCRATICHE, IGNORANZA, INADEGUATA COMPETENZA, DELIBERATA CONFUSIONE...chi sono i veri terroristi?

...e ri-meditate gente, meditate.



IN SOMMA, ABBIAMO INTERNET CHE DEVE SERVIRCI PER INFORMARCI, CERCARE, VALUTARE, TROVARE, CHIEDERE. QUINDI INVECE DI USARLO PER GUARDARE I VIDEO PORNO E IL DISFACIMENTO DI UNA SOCIETA' BASATA SULLA RABBIA RIFLESSA DAI MEDIA, CHE OPERANO IN QUESTO VERSO PERCHE' PILOTATI POLITICAMENTE, CHIEDETE, INFORMATEVI, VALUTATE IL VOSTRO FUTURO E QUELLO DEI VOSTRI FIGLI. ED IL SESSO, QUELLO FATTO BENE, SI DEVE FARE, NON GUARDARE!INFORMATEVI! SI PUO' VIVERE CON MENO DI QUELLO CHE CI "INDUCONO" A CREDERE, IN SICUREZZA E SALUTE!ECCO CHE SEMPRE PIU' GENTE DIVIENE "PERICOLOSAMENTE CONSAPEVOLE" PER IL SISTEMA CAPITALISTICO, E COME D'INCANTO, RICOMINCIA LA STRATEGIA DELLA TENSIONE, GLI ATTENTATI, LE GUERRE! ECCO IL NUOVO EVO! VOGLIAMO RICOMINCIARE TUTTO PUNTO E A CAPO? RICOMINCIAMO CON LE ANDREOTTIANE POLITICHE? (TODO MODO).


danijel

sabato 26 dicembre 2009

NON FARE DI ME "UN FIOCCO DI NEVE CHE NON CADE IN NESSUN POSTO"

LA MUSICA CELESTE (di KIKI BONI) Il Natale era vicino e gli angeli musicisti stavano controllando l’orchestra sinfonica universale per un concerto speciale. Lucidavano e ravvivavano ogni elemento dell’universo perché l’energia divina potesse risuonare nel migliore dei modi. Infatti sapevano che l’energia della vita, che creava, sosteneva e trasformava ogni cosa e ogni elemento dell’universo, per sua stessa natura, vibrava in modo armonico, esprimendosi in innumerevoli suoni diversi nelle sue infinite espressioni. Il volo di una farfalla suonava in un modo, lo sbocciare di un fiore in un altro, il volo di una nuvola in un altro ancora e così pure la discesa di un cristallo di neve, il movimento circolare di un atomo, il calore di un raggio di sole, una spinta d’amore….. Ogni più piccola vibrazione dell’energia della vita risuonava come una nota e tutti questi suoni formavano una sinfonia divina.Non era una musica udibile dall’udito umano, ma si manifestava a livelli molto vicini al silenzio, proprio come la musica degli angeli e gli angeli potevano sentirla.Mentre facevano il loro lavoro, si accorsero però che qualcosa stava creando dei blocchi in questa armonia, come un accordo fuori tempo che sembrava avvenisse nel mondo degli esseri umani, i quali, avendo il libero arbitrio, erano gli unici che potevano creare una discordanza.Il ministero divino della salute pubblica si riunì e decise di mandare sulla terra una delegazione di direttori d’orchestra angelici per studiare la situazione. Il gruppo scese e si divise nei vari continenti e nelle varie nazioni, soprattutto quelle così dette “civili”, dove il problema appariva più forte, e cominciò ad ascoltare. In molti luoghi si sentivano dei rumori assordanti, quasi insopportabili per degli esseri abituati al silenzio e alle musiche celesti: rumori di guerre, di violenza, di litigi, di sofferenza, di eccitazione, di nevrosi, che ferivano i loro cuori, ma la compassione e l’amore per l’universo li fecero restare.Sapevano che quei suoni superficiali nascevano da qualcosa di più profondo, che faceva soffrire gli esseri umani e decisero di scoprire cosa fosse. Gli esseri umani erano il gioiello della creazione divina, erano l’espressione più vicina a Dio, la sua immagine, avevano ricevuto in dono tutta la terra; per quale ragione avevano dimenticato la loro grandezza e avevano creato così tanta divisione e così tanto disequilibrio?Eppure gli angeli musicisti, che avevano una visione divina, potevano percepire la grande luce che ogni uomo e ogni donna aveva nel cuore, potevano sentire il desiderio d’amore e di gioia che vibrava in ogni persona; tuttavia quella luce e quell’amore erano velati e non venivano più sperimentati. In alcuni era un velo più leggero, ma in altri era scuro e pesante e la loro anima era imprigionata. Era come se queste persone si fossero chiuse in una corazza che le separava dagli altri e suonassero il loro strumento ognuno per conto proprio, senza unirsi alla grande orchestra universale, perché non sentivano più il grande suono divino che vibrava nel loro cuore. Non riuscivano più ad entrarne in contatto e questo li faceva soffrire.Che potevano fare i nostri amici angeli? Dopo una breve riunione, decisero che dovevano trovare il modo di far riascoltare agli esseri umani la musica delle sfere, dare loro un orecchio speciale per percepire gli accordi profondi. Ma come? Con tutto quel rumore era impossibile. Sapevano che in una sinfonia i momenti di silenzio sono più importanti delle note, perché è dal silenzio che le note prendono potenza. Per la musica divina il silenzio era ancora più basilare, perché era la sua prima espressione e non poteva essere udita se non da quel livello.Decisero quindi di fare un colpo di mano. Non sapevano se il Padre Eterno sarebbe stato molto d’accordo, perché era una cosa non del tutto legale, ma non avevano altra scelta. Il Natale era vicino e a Natale si sa, i cuori sono più aperti e la gente più disponibile.Misero a punto il piano: doveva avvenire la sera della vigilia. E così fu.Mentre la maggior parte delle persone si stavano sedendo a tavola per il cenone, gli angeli con le loro ali magiche spensero qualunque tipo di elettricità e di motore; sparì dalla vista ogni luce, ogni decorazione natalizia, si spensero tutte le televisioni e le radio, si fermarono i treni e le macchine. Anche i satelliti non funzionarono più e i telefonini tacquero. L’unica cosa rimasta erano le stelle: un cielo limpido e lucido illuminato da miriadi di stelle. La gente all’inizio si agitò, si mosse, cercò di telefonare, parlò concitatamente….poi piano piano cominciò ad avvicinarsi alle finestre e a guardare fuori. Allora il silenzio scese sulla terra, un silenzio denso, tangibile, pieno di pace….e da quel silenzio nacque una musica dolcissima, che entrava direttamente nei cuori. Iniziò come il suono di campane lontane, che risuonavano nel silenzio, un suono che ognuno riconosceva come familiare, come se fosse il proprio cuore a vibrare. Poi la musica si espanse e cominciò a raccontare: raccontò la natura e le stagioni, le alte vette dei monti e lo scorrere dell’acqua limpida dei torrenti, la vita del bosco e il tramonto sul mare. Cantò la gioia della terra in primavera e la dolcezza delle foglie che cadono in autunno, la morte del seme e la nascita della pianta, l’entusiasmo di un bambino, la tenerezza di una mamma, il bianco della neve, il giallo dorato di un campo di grano. Cantò il fremito del silenzio, che desidera creare, la continuità, la trasformazione. Musicò l’amore e la gioia, la speranza e la pace. Musicò la vita, quel flusso divino che non si interrompe mai, la luce che vibra in ogni cosa e in ogni essere, il filo dorato che unisce tutto e tutti. Ogni cosa vibrava con la sua nota e l’insieme di tutte le note creava una musica stupenda, paradisiaca. Piano piano le cellule di ogni persona cominciarono a vibrare all’unisono, secondo il ritmo universale, il respiro del singolo si unì al respiro delle sfere….e il velo scuro si sollevò. Ognuno percepì la luce del suo cuore e del cuore degli altri e ne rimase affascinato. Si sentì grande, parte di quell’armonia, parte del Tutto. Ci fu un fremito di gioia. Molti cominciarono a prendersi per mano e si creò una lunga catena di mani unite che circondarono il pianeta terra, mani bianche, nere, di ogni razza e colore. Più la catena si espandeva, più la musica diventava luminosa, come se ogni nota fosse una fiammella dorata. Alla fine l’intero pianeta ne fu illuminato. Allora gli angeli sorrisero e dissero: “Adesso sì che è un vero Natale”
TANTI TANTI AUGURI!

venerdì 25 dicembre 2009

IO SO!

Io so, abominevoli sconosciuti mai veduti,io so. vidi nell'ora che dir si voglia grave, o greve, o gretta, io vidi. posseduto dal diniego del mio stesso, vidi, e gli sorrisi. astuti stufi assuefatti manufatti di vita perduta, piansi...ma di rabbia!
RIDI!iddilleo monello del disqui...sir!m'appago.trangugio foschi loschi deprivati boschi.deliranti angusti di ottemperante saggezza.oh!...giovine truce assordante bellezza nutrita saporita finita...ecco... si piace, consenso del dissenzo apro uno spazio e m'infilo dentro.nell'ora stessa del tremolio...mi accado. mi placo. mi stufo...come un fuso mi sfuggo risorgo mi...porgo.[sospiro]mi placo.

danijel
arde l'insignificante

mercoledì 23 dicembre 2009

...ricordi?




...alle volte apri una porta, e...

martedì 22 dicembre 2009

Con il nostro cuore agli amici scomparsi...





http://www.youtube.com/watch?v=IvfcnpJRf0Q

giovedì 17 dicembre 2009

lunedì 14 dicembre 2009

Il potere dei bugiardi martiri, e degli sbandati violenti. I due volti della finzione.

La "violenza stupita".

Mi sono fermato, non tanto a guardare il deprecabile gesto di rabbia stupida, violenta e da condannare, ma quanto allo stupore negli occhi della vittima e dell'attentatore.
Lo stesso sguardo.
Lo sguardo della paura di due "capri espiatori", condannati a quel ruolo dalla rabbia indotta da un potere che si nasconde dietro una simbologia "occultata", ma non sparita. Uno colpito dall'uso violento della "forma" della sua stessa idea di "Dio",come proiezione della società, proprio in quel volto che già sorridente aveva costruito un impero fasullo, ed ora insaguinato diviene martire, reale.
L'altro, invasato come da una "pulsione esterna", ad utilizzare "il sacro" come rabbia, il crocifisso come scudo, la bomboletta urticante come scusa infantile della sua mente puerile.
Ma gli occhi, gli sguardi, come sempre specchio della verità, non hanno ingannato la visione di due opposti orchestati ad un ruolo, da un potere supremo. Tanto forte, da lasciarli svuotati, soggiogati, inebetiti. Comico davvero.

...meditate gente, meditate. E studiatevi ARISTOTELE.

danijel
pensieri sparsi sull'attentato al Premier

sabato 12 dicembre 2009

venerdì 11 dicembre 2009

CI VOLEVANO TOSSICI, SLEGATI ED IGNORANTI,
stanno nascendo ribelli.

Il terremoto dell'Aquila, il sisma più devastante degli ultimi cento anni, non ha scosso solo le popolazioni del cratere, ma la coscenza dell'intera Italia.
Promesse facili, mafiocrazia dilagante, sabotagi industriali, edilizia delinquenziale, distruzione del patrimonio naturale, scarichi, industrie, rifiuti tossici, falde acquifere inquinate, politocrazia, banche sbancate, non stanno dando il risultato del "piano di rinascita" sperato dalle lobbi pidduiste. Gli "italioti", popolo di poeti ed idioti, di geni e nati stanchi, di ricercatori e affamatori, di scienziati e di screanzati, stà trasformandosi in una moltitudine di "masaniello", di pulcinella arrabbiati, di cantastorie con il botto. La nazione si stà dividendo tra camurria, polizia, "assessoria" delle tangenziali, ed un esercito di ribelli. Nel '68, sui muri della Francia si leggeva: "la fantasia distruggerà il potere", ora si vede la rabbia negli occhi della bestia al macello. Forse faranno come "la mattanza" in Nepal, ma è certo che questo nostro tempo, se durerà il tempo, rimarrà alla storia. Questo nostro neo-medioevo, si svilupperà in un no-evo. Unica, possibile speranza, quel velo di coscienza che trapela negli occhi della gente, purtroppo ancora troppo attonita dalla telebugia dilagante. Metà della popolazione pensa con il decoder del potere installato nelle sinapsi, l'altra, disintossicata, vede la realtà desolante che si para dinanzi. I politici del gratta-e-vinci, del telequiz come lavoro, delle gonfiature xeno-sesso-pedofilotrans, stanno scatenando il normale psico-socio-rigetto. Ai voglia a dare bastonate al cane bastonato, crei solo l'arrabbiato. Se si è arrivati a sbugiardare il nobel per la pace, su i nostri muri affranti, troveremo scritto: "quì nacque il "diritto", e quì è morto a favore dello "storto".

daniele masciovecchio.

mercoledì 9 dicembre 2009

Cospirazioni? H.A.A.R.P.? Scie Chimiche?...ma quando mai! Solo, non ci sono più le mezze stagioni...







http://www.siaecm.org/

16-Novembre-2009



SCIENZIATI ITALIANI AL CONGRESSO INTERNAZIONALE DI GEOFISICA A SAN FRANCISCO PER PARLARE DEL TERREMOTO DE L’AQUILA

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Il terremoto del 6 aprile poteva essere previsto? Gli studi sulle previsioni deterministiche e probabilistiche del sisma aquilano sbarcano a San Francisco, in California, dove dal 14 al 18 dicembre si terrà il tradizionale "AGU Fall Meeting" di Geofisica cui parteciperanno, tra gli altri, molti scienziati e ricercatori italiani, tra cui i professori Warner Marzocchi e Massimo Cocco dell’Ingv, Luca Crescentini dell’Università di Salerno e Pier Francesco Biagi dell’Università di Bari.

"Sono stato invitato a mostrare i risultati della previsione probabilistica degli aftershocks", rivela Marzocchi. "L'AGU è un meeting importante, chiunque può partecipare (ci sono circa 12-14mila iscritti). È rarissimo che dicano di no a chi vuole presentare il proprio lavoro. Non è invece facile che invitino a presentare un lavoro".

Secondo alcuni ricercatori italiani, i dati offerti dal MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer), il sensore a bordo dei satelliti EOS (Earth Observing System) per monitorare i maggiori rischi ambientali, e le relative analisi condotte negli ultimi dieci anni, sembrerebbero (il condizionale è d’obbligo!) confermare anomalie termiche pochi giorni prima dell’evento aquilano. Se la comunità scientifica internazionale dovesse accettare e pubblicare i risultati di queste ricerche, le implicazioni sarebbero importantissime per la via italiana alla previsione dei terremoti.

"Gli studi sulle variazioni termiche prima dei terremoti – conferma Pier Francesco Biagi dell’Università di Bari – hanno dato ottimi risultati. Il quadro sismico italiano merita di essere seguito attentamente". All’AGU di San Francisco, "verranno illustrate, tra l’altro, un’interessante relazione appena inviata alla rivista "Natural Hazards and Earth System Sciences" per il numero speciale sul terremoto di L’Aquila del 6 Aprile ed alcuni miei lavori".

"Occorre doverosamente precisare che la previsione del terremoto di L’Aquila nel contesto attuale – dichiara Biagi – non si sarebbe potuta fare. I dati non sono ancora online, i vari gruppi non sono coordinati, non esiste una istituzione statale preposta a questo. L’esame a posteriore dei dati ha rivelato che le informazioni scientifiche, se raccolte e coordinate in tempo reale, avrebbero potuto portare alla formulazione di una previsione sufficientemente attendibile con ottima probabilità di successo".

Questo è, dunque, il nocciolo della questione: la previsione dei terremoti non è impossibile come gli esperti del potere hanno più volte dichiarato con totale sicurezza e arroganza. Ho dedicato 30 anni della mia vita a queste ricerche e – dice Biagi – sono fermamente convinto di non averli buttati.
Non ho alcun problema nel dichiarare pubblicamente quanto ora detto e scritto, cosa che del resto ho fatto in numerosi interventi radio-televisivi dopo il terremoto". E sarà il tema del congresso di San Francisco. "In America, ma è già successo a Vienna, questo verrà detto da me e da altri colleghi. Noi siamo scienziati e non abbiamo problemi nel dire la verità che emerge dalle nostre ricerche". Sulla base di questi risultati, Biagi lancia una proposta alle istituzioni italiane: "spero che venga istituito un Ente dello Stato con il compito di fare previsioni sismiche (come è il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica per le previsioni meteorologiche) e che sia in stretto contatto con la Protezione civile che è l'Istituzione deputata a decidere le azioni in caso di imminente pericolo. È evidente che l'ente istituito dovrà prima organizzare la ricerca, la raccolta dati, l'analisi comparata, i test di attendibilità e via dicendo: per fare questo occorrono un po’di anni". La previsione dei terremoti si basa anche sull’esistenza dei precursori sismici: "un precursore sismico è una variazione anomala di un parametro geofisico, geochimico, biologico, etc., che si manifesta prima dell’avvento di un terremoto in un’area più o meno estesa intorno all’epicentro. L’area è intesa come terra e atmosfera".

I parametri suddetti vengono determinati in punti di misura terrestri o da satelliti. "Come esempio è riportata la rete europea di misura del parametro: segnale radio LF (bassa frequenza) e VLF (bassissima frequenza)". Questa rete è gestita dal team di Biagi ed ha come quartier generale il Dipartimento di Fisica dell’Università di Bari. Non solo. "Il satellite francese Demeter (Detection of Electro-Magnetic Emissions Transmitted from Earthquake Regions) dell’Agenzia spaziale francese (Cnes), è stato lanciato cinque anni fa con lo scopo unico di misurare parametri collegati ai precursori sismici. Per lo studio dei precursori sismici vengono utilizzati anche parametri misurati da satelliti lanciati in orbita per altri scopi, ad esempio gli studi meteorologici".

Il terremoto di L’Aquila del 6 Aprile è stato attentamente monitorato, studiato ed analizzato. Dal 19 al 24 Aprile 2009 si è svolto a Vienna l’annuale Congresso Internazionale dell’European Geosciences Union (EGU). Nelle due sessioni dedicate ai precursori sismici ed alla previsione dei terremoti, diversi ricercatori hanno concluso la loro presentazione mostrando alcuni risultati preliminari ottenuti in occasione del terremoto abruzzese. Su queste basi Biagi, in qualità di Editore Associato della rivista Natural Hazards and Earth System Sciences (NHESS) ha pensato di proporre un volume speciale dal titolo "Ground and satellite based observations during the time of the Abruzzo earthquake". La proposta è stata accettata dagli Editori in capo della rivista che hanno nominato come Editori del volume speciale: Biagi, Contadakis e Hayakawa. Il volume speciale è attualmente in fase di preparazione.

E giungiamo al congresso di San Francisco. A Giugno 2009 il ricercatore americano Dimitar Ouzonov ha contattato il prof. Biagi invitandolo a proporre con lui ed eventualmente altri italiani, una sessione al Congresso Internazionale annuale dell’American Geophysical Union (AGU) dedicate ai precursori del terremoto d’Abruzzo. La sessione, con lo stesso titolo del volume speciale del NHESS, è stata proposta da Biagi, Ouzonov, Lapenna e Tramutoli, ed accettata. Al termine della chiamata risultavano proposte 19 presentazioni. Era stata accettata anche un’altra sessione dedicata al terremoto d’Abruzzo, proposta da ricercatori dell’Ingv riguardante prevalentemente aspetti geologici, tettonici, sismologici e strutturali, dal titolo: "An earthquake in an ancient city: the April 2009 L’Aquila (Central Italy) seismic sequence". Alla fine risultavano proposte in questa sessione 38 presentazioni. "Il Comitato Organizzatore del Congresso AGU ha proposto agli organizzatori delle due sessioni di unificarsi in un’unica, inglobando la prima nella seconda. La proposta è stata accettata e così si avrà un’unica sessione che si svolgerà nell’intera giornata del 14 Dicembre 2009 con presentazioni orali e del 15 Dicembre con presentazioni poster".

Biagi rivela in esclusiva alcuni principali risultati: dal volume speciale del NHESS e dalle presentazioni al Congresso AGU 2009 emerge che in occasione del terremoto d’Abruzzo sarebbero stati rivelati numerosi precursori principali. "La scomparsa – rivela Biagi – di un segnale radio LF (216 kHz) dal 31 Marzo al 1° Aprile 2009 (Biagi et al.); disturbi nella propagazione di segnali radio VLF quattro-cinque giorni prima del terremoto (Rozhnoi, Molchanov, Hayakawa); aumento della temperatura del suolo in una vasta area intorno all’epicentro a partire da alcuni giorni prima dell’evento (Tramutoli et al., Ouzonov); aumento del contenuto di gas Radon nel suolo giorni prima (Giuliani); distribuzione spazio temporale della sequenza sismica in atto nell’Aquilano indicante un livello 9 di allerta, in una scala da 1 a 10 (Papadopoulos et al.); anomalie elettromagnetiche dai dati del satellite Demeter (Parrot e Blecki).

La conclusione è che il terremoto d’Abruzzo veramente ci ha preannunciato il suo avvento. In un diverso contesto organizzativo, scientifico e culturale una previsione dell’evento poteva essere formulata alcuni giorni prima, con ottima probabilità di successo. Il tempo di avvento poteva essere indicato come: entro 5 giorni dal 2 Aprile. La località epicentrale come: l’area compresa fra le città di L’Aquila e Rieti (distanti 45 km fra loro). La magnitudo come: compresa fra 5 e 6". Appare evidente che, sulla base di tutte queste informazioni, la maggior inesattezza avrebbe riguardato la magnitudo e che l’indicazione dell’area avrebbe interessato una zona abbastanza vasta. "Il prosieguo delle ricerche – spiega Biagi – sarà in grado di portare a una maggiore precisione, fermo restando che l’esattezza in una previsione non appartiene al mondo degli umani".

Se la comunità scientifica internazionale dovesse confermare questi dati, allora le implicazioni sarebbero molto interessanti. E non solo per il Nobel della Fisica. Grazie alle affidabili osservazioni strumentali disponibili per i terremoti più recenti (www.emsc-csem.org; www.campaniameteo.it/sismi.php) ed alla buona conoscenza della struttura sismo tettonica, il bacino del Mediterraneo rappresenta un laboratorio naturale per la sperimentazione di tecniche avanzate per la valutazione probabilistica e deterministica della pericolosità sismica mondiale. La chiave di volta è di incrociare le informazioni utili all’opinione pubblica per giungere alla verità.

Courtesy by Nicola Facciolini\aise

E' festa, quando esiste armonia.



per te dolce Sill, hai saputo far ridere con la semplicità della gioia tutti noi...E' FESTA!

lunedì 7 dicembre 2009

FILTRO IL VELENO DI QUESTO NOSTRO TEMPO ATTRAVERSO I PORI DELLA MIA STESSA PELLE. SCHEGGE DI DIAMANTI SUDATI IMBIANCANO GLI ALTARI.
TUTTO E NIENTE, NELLA MENTE IRRIVERENTE.
OGGI E' PASSATO.L'AMBRA PREZIOSA CONTIENE IL CORPO ASSASSINATO.

danijel

eh..eh..ehmm...toc.toc. I LOVE YUO LOVE...

domenica 6 dicembre 2009

ADESSO SI COMINCIA A SUONARE DAVVERO



VIDEO 5 DICEMBRE NO B DAY MILANO/byoblu.com
Quanta sottile tristezza in questa risata.
La cosapevole attenzione nel momento di distrazione.
L'orrore che si presenta, solido, imperturbabile, umano.
Ecco, tutto questo era finzione, ora vi aspetta la vita reale...
Questa sola frase, come le quattro note di un violino virtuale, suonano e raccontano il tempo.
Come in un'incubo dove dobbiamo combattere le forme stesse delle peggiori, nostre paure.
No, non c'è tempo per riflettere, rimanere confusi, delusi.
Nessuno ti rimborsa il biglietto se lo spettacolo non è cortese.
Ho visto il tempo, scavare solchi sul volto di occhi di terra.
Ho pianto nelle mani di chi, con la dolcezza più dura che avessi mai creduto, ha perso tutto il suo tempo.
Non le cose, non le case, ma il tempo, una vita.
Mutilandomi lo sguardo.
Il vento del terrore ha scavato i pensieri, così, come la luce cede al buio, con dolcezza inesorabile.
Alle volte .

sabato 5 dicembre 2009

venerdì 4 dicembre 2009






Nello srucciolo dei POETI...


































le cose impossibili...
































divengono reali!










danijel sopralevette Copy2009

martedì 1 dicembre 2009

Già, tutti tradiscono tutti...ma io sono definitivo [...]"!?"





...... un qualsiasi "corpo" senza la mediazione del cuore tra mente e braccia...

è un piacere questo video, grazie



sabato 28 novembre 2009

ATOMI "VISIONARI" la casa nella valle del Vasto

La casa nella valle del Vasto è una foto-metafora della reale visione d'avanguardia alternativa di vita. Essa è infatti quasi invisibile, nella molteplice, odierna visione. L'uomo ha lasciato la sua antica strada, per percorrere un sentiero che porta ad un bivio: "svoltare verso la difficoltà profumata della madre terra, seguitando nel comodo, avvelenato termine".
Le antiche scritture e profezie, parlano chiaramente della stupida decisione all'autodistruzione di una parte dell'uomo, per sottovalutazione di queste. Sulla terra, come nel cielo, tutto e correlato, unito dallo stesso, sottile spago. Organismi di ricerca avanzata, nella segretezza delle potenze più industrializzate, hanno valutato l'impatto devastante della "rabbia riflessa" nelle menti dell'uomo. Le risultanti di queste ricerche, chiariscono inconfutabilmente, come la scelta verso la "linea dura", portano ad esplosioni a catena nelle sinapsi del pensiero umano, portandoci appunto all' autodistruzione per rabbia riflessa. Come un'esplosione atomica, i vari nuclei delle civiltà si "rifletterebbero" gli uni sugli altri, con chiare implicazioni. Solo quegli atomi "visionari", quelli che si allontaneranno , non riflettendo lo specchio dell'errore-orrore, svoltando verso il sentiero della possibbile continuità, ripiegando verso scelte di vita antiche e naturali come la terra stessa, avranno modo di proseguire il cammino nel pensiero libero della vita.

Questa è la dimostrazione di come la parola è un' infezione pericolosa.
L'uomo conosce già tutto, l'idea stessa di descriverlo, lo distrugge.
Sappiate ascoltare la verità individuale, nel silezio totale.
Avrete la vostra risposta.

danijel

giovedì 26 novembre 2009

Dopo quello che è successo...



QUESTO SI TROVA ALL'APERTURA DELL'INGV

TERREMOTO ALL'INGV: IN PERICOLO LA RICERCA SISMOLOGICA E VULCANOLOGICA ITALIANA
Il Collegio di Istituto dell'INGV ha appreso con sorpresa e forte disappunto che una bozza di Decreto-legge datata 29 ottobre 2009 prevede una pesante ipotesi di riordino dell'INGV. Lo scenario delineato nella bozza di D.L. è allarmante: si vorrebbe trasferire, forzosamente e arbitrariamente, l'intero settore del monitoraggio dei terremoti al Dipartimento della Protezione Civile. La separazione tra monitoraggio e ricerca è un gravissimo errore e una palese anomalia a livello mondiale che porterebbe in breve tempo al collasso qualitativo di entrambe le attività. Questa operazione è in totale contraddizione con l'itinerario di riordino degli enti di ricerca già programmato e con il piano di integrazione delle infrastrutture di ricerca nazionali promosso dalla Commissione Europea e condiviso dal MIUR. Il Collegio di Istituto dell’INGV, in rappresentanza della comunità scientifica dell’ente, ha chiesto al Ministro Gelmini e al Sottosegretario Letta un intervento urgentissimo per scongiurare questa eventualità, oltre a un incontro per manifestare direttamente il forte dissenso su tale iniziativa.

mercoledì 25 novembre 2009

...ed io decido di dedicare a te Regina e fottere l'idiozia imperante & perseverante



Mille anni indietro
passa attraverso il mio sapore
Mille anni indietro
attraversa il fuoco
Mille anni indietro
scottati la mano
Mille anni indietro
sciogliti la pelle
Esiste un Non-Luogo reale
dove l'ideale appare come è
Mille anni indietro
dalle mie unghie la polvere del tempo
dalle mie orbite le corde del domani danijelyric2009 time in to the time
Mille anni indietro danijelyric2009 time in to the time
angeli di luce bucano il pensiero danijelyric2009 time in to the time
distratti attraversano la tua mente danijelyric2009 time in to the time
danijelyric2009 time in to the time danijelyric2009 time in to the time

...ma tutti abbiamo "il diritto di scegliere"...e non di sopravvivere

lunedì 23 novembre 2009

NON CI AVRETE MAI....(vivi)








Insomma, poco da fare, quello che NON vogliono






prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!




grazie ;)

domenica 22 novembre 2009

danijel, it’s a good thing you told me!

C’è un momento, che lo senti montare come uno swing crescente, imprescindibilmente.

Allora e solo allora, lo hai in mano, nella testa, nel petto, nel cuore, silenziosamente lucente.

Il corpo danza, la mente suona, le dita della vita sorridono, chiedi perdono per aver dubitato, dolcemente la linfa scorre su per il tuo corpo e trabocca dagli occhi per offrirlo.

Note di me, contigue ad i perché, addolcite da te.

Ogni pausa opera per la vita, nella sonorità del momento.

Ballano le luci del mondo, accartocciando i perché.

Vieni senza fine, all’inizio del dopo.

Sottofondi di coperte ambrate, dispongono la via, doppiando il capo del mondo, seguitando.

Numeri confusi si riordinano sorridenti, come i tuoi denti tra le tue labbra.

Ecco, un attimo, è andato.

Tocchi il mondo per capir di non esser morto, le cose hanno forma, il respiro è luce, il suono di oggetti su se stessi cambia la forma del dopotutto, ogni istante.

Ti sdrai sulla via, chiudi le ciglia ma gli occhi vedono la strada illuminata da mille altri te stessi, che sorridono a mani giunte, applaudendo il tuo ritorno.

Sfiori il corpo.

Ogni deformazione è la sua ragione che guarirà il domani.

La via dell’insieme decide la fioritura del seme, oggi, ieri, sempre.

Mai sazio di luce ed ombre, giocoliere di me stesso, doni l’eccesso, chiedi perdono, abbracci la ruga cieca del fondo, e la sua grazia t’illumina il respiro secondo.

E’ il corpo muto del nascituro, pesce nell’uomo, ad esser vivo, come la carne strappata alle ossa, nella terra.

Questo è il volo dell’uomo, musici suonate.

danijel, it’s a good thing you told me!

©opy 2009

...poi sono uscito...




http://www.youtube.com/watch?v=aNk51aslu-c (copia e cerca con Google) oppure












ti amoooooooo.....ahahhahhahahhah

mercoledì 18 novembre 2009

STORIA

danijel2009


domenica 15 novembre 2009

danijel, pochi giorni prima del sisma...[ora sono più corazzato;)]


COME ARTISTI MASAI, RICESELLEREMO LA MEMORIA, I PENSIERI, LA CREATIVITA' IMPRIGIONATA NELLE NOSTRE MEMORIE NEURONALI...












giovedì 12 novembre 2009

LIVELLO DI SOPPORTAZIONE DRASTICAMENTE IN CALO

Quindi, logicamente, non è che ci siete, ma ci fate è questo il peggio.
Questa infinita lotta di "memesi" culturali, ci riduce a vendere la paura della fame reale, rispolverando gli avatar spaventosi dei nostri nonni. L'eroe, dopo la guerra, andava ubriaco ed armato a spaventar donne e bambini, sparando alla cieca, cercado di ottener pom***i, basso grassoccio, musicista fallito, neanche il coraggio di fare il pianobar sulla nave alla deriva, quella che era stata la sua vita... Va bene, va bene, noi non siamo Spartani e neppure Persiani, siamo Romani. I figli dell'illusione dello stato di diritto e della ridistribuzione dei beni, a patto che le tasse le pagate a me. Siamo cresciuti di numero? Meglio. Basta applicare le conoscenze militari alla chimica. Ci guadagnamo tutti. Bastava poco a dirlo, invece di fingersi angeli con i baffetti [...]
La stupidità dei politici, è voler far credere che l'arte, i sogni e l'amore, sono giochetti da bambini, quindi fanno finta di non comprendere le catastrofi sociali, della scienza e ammettere le loro colpe. Quì si fanno cose serie! Ci svegliano una mattina, ci dicono: " attenti a voi, che chi vi vende sogni è un terrorista", ed intanto con l'arma senza vista, vi privano la visione del futuro. Paura? Ma de che? Saviano è un grande, ma allora ce devono mannà scortati a tutti, che quì se more, mica se giostra. La destra, la sinistra...sò giochetti tarmente vecchi, ai tempi di Feltrinelli, che l'avea capito e sotto er traliccio è finito. Tocca arivedesse "Uccellini e Uccellacci"





anvedi...tocca che ce toccamo i zibidei, artro che dei, quì l'omo, ecche'te devo dì..pare na metafora: metà de tutto tocca a me, e fora...eh! eh! sò cazzi tua...ahahahahah

Sopralevette d.

lunedì 9 novembre 2009

sabato 7 novembre 2009

GIRO, GIRO TONDO...

Già...perchè?....
Pisciamo nell'urinale di DUCHAMP...(Valeeee!)giochiamo a scacchi con la vita...(duchamp era un ottimo giocatore di scacchi), regaliamo gratis scampoli d'AMORE, senza peraltro fare rumore. Siamo cercati, odiati, bistrattati, derisi, condannati, maledetti, ma sempre e da tutti, perdonati ed amati...anche un pò copiati.
Un poco folli, parecchio stanchi, ma dalla nascita.
Ricordo perfettamente il giorno in cui sono uscito dalla vagina di mia madre.
Che freddo! Che palle! Che noia!
Tutti quei cretini che ti sorridevano ad un centimetro, avvelenando l'aria che appena, appena respiravi, rassicurandoti che eri venuto nel posto giusto...nel posto giusto? Cazzo fratello, ma questo lo sapevo da sempre...il più becero, stupido, infantile gioco d'illusione e di parole che puoi fare ad un cazzo di bimbo appena nato, è dirgli: " Che culo!"

...( Solo mio Padre, alla fine, l'aveva capito. Dopo quindici giorni che ci parlavamo con gli occhi in quel letto della rianimazione, mi stringe la mano e dice: "Vedi? Come è facile?")....


Eppure, alla lunga, dopo aver pianto disperatamente, per far capire a quella gente che volevi ritornare in dietro...sfinito, hai sorriso!
Doveva aprirsi la terra, ed ingoiarli tutti, fino al pundo dove eri appena stato, così, solo per risvegliarli...macchè, di nuovo da capo.
Ed allora, dimostrando quanto è sensibile il corpo umano, gli piantavi una pisciata in faccia...
"E' l'acqua degli angeli"...sentivi dire mentri stavi addormentandoti.... Forse l'unica cosa vera!

Ora ripensandoci, mi chiedo perchè non ho detto: "ma che bellini, siete come tanti cerini, carini, che se vi sfregate un poco troppo, c'è il caso che prendete fuoco!"

Potevo spiazzarli lì, e farla finita, almeno per quella partita.

Smetto dai...davvero...io non sono così, sono dolce, buono, sincero, fedele, appassionato, credente, un poco deficiente, quel tanto che basta.

Sapete dove e come trovarmi:)
Sarà una vera e propria guerra...
danijel2009

... Non insegnate ai bambini non insegnate la vostra morale è così stanca e malata potrebbe far male forse una grave imprudenza è lasciarli in balia di una falsa coscienza.
Non elogiate il pensiero che è sempre più raro non indicate per loro una via conosciuta ma se proprio volete insegnate soltanto la magia della vita.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Non insegnate ai bambini non divulgate illusioni sociali non gli riempite il futuro di vecchi ideali l’ unica cosa sicura è tenerli lontano dalla nostra cultura.
Non esaltate il talento che è sempre più spento non li avviate al bel canto, al teatro alla danza ma se proprio volete raccontategli il sogno di un’antica speranza.
Non insegnate ai bambini ma coltivate voi stessi il cuore e la mente stategli sempre vicini date fiducia all’ amore il resto è niente.
Giro giro tondo cambia il mondo giro giro tondo cambia il mondo.
* album: Giorgio Gaber, Io non mi sento Italiano, 2003.

Per un futuro migliore....[?] punto di domanda...


LA COLLINA
Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley, l'abulico, l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso? Tutti, tutti, dormono sulla collina.
Uno trapassò in una febbre, uno fu arso in miniera, uno fu ucciso in rissa, uno morì in prigione, uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari - tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.
Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie, la tenera, la semplice, la vociona, l'orgogliosa, la felicie? Tutte, tutte, dormono sulla collina.
Una morì di un parto illecito, una di amore contrastato, una sotto le mani di un bruto in un bordello, una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale, una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi, ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate, con Mag - tutt, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.
Dove sono zio Isaac e la zia Emily, e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton, e il maggiore Walker che aveva conosciuto uomini venerabili della Rivoluzione? *Tutti, tutti, dormono sulla collina.
Li riportarono, figlioli morti, dalla guerra, e figlie infrante dalla vita, e i loro bimbi orfani, piangenti - tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.
Dov'è quel vecchio suonatore Jones che giocò con la vita per tutti i novant'anni, fronteggiando il nevischio a petto nudo, bevendo, facendo chiasso, non pensando né a moglie né a parenti, né al denaro, né all'amore, né al cielo? Eccolo! Ciancia delle fritture di tanti anni fa, delle corse di tanti anni fa nel Boschetto di Clary, di ciò che Abe Lincoln disse una volta a Springfield.


Edgar Lee Masters

venerdì 6 novembre 2009

E' così facile....

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< http://download.digitaldm.com.au/download/ResearchAtUNSW0809_1249_olw.htm
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Per favore, leggete&guardate tutto


altrimenti non capirete mai... Vi rifaccio la domanda: "IN UNA ENORME FORESTA DISABITATA DA ORECCHIO UMANOIDE, CADE UN GRANDE ALBERO.... AVVIENE IL SUONO?"

E dopo che vi siete divertiti a ritrovare la rotta (ed a scopiazzare dai compititi di vostro figlio) con Excel, sulle verità di Fibonacci...

http://search.nasa.gov/search/search.jsp?nasaInclude=LAquila+&entqr=0&output=xml





che è tutto stò interesse della NASA su L'Aquila, vogliono magari mandare i fondi per i M.A.P.? (casette per terremotati)

giovedì 5 novembre 2009

Ora, se non capite le foto, le parole ed i video, provate a divertirvi con questo...

cambiamento di coordinate
passo r q R x y la spirale di Archimede
25 0,01 0,01 0,0001 9,9995E-05 9,99983E-07
25,01 0,2501 0,248218435 -0,030620561
50,01 0,5001 0,483867497 -0,126381389 1
75,01 0,7501 0,694279759 -0,28394652
100,01 1,0001 0,867426063 -0,49776705
125,01 1,2501 0,992373669 -0,760226618
150,01 1,5001 1,059617371 -1,061843227
175,01 1,7501 1,061375285 -1,391521655
200,01 2,0001 0,991841876 -1,736850513
225,01 2,2501 0,8473917 -2,08443693
250,01 2,5001 0,626728504 -2,420270934
275,01 2,7501 0,330975555 -2,730110839
300,01 3,0001 -0,036295578 -2,999880438
325,01 3,2501 -0,469099144 -3,216068408
350,01 3,5001 -0,959132155 -3,366120247
375,01 3,7501 -1,495932574 -3,43881313
400,01 4,0001 -2,067095765 -3,424604372
425,01 4,2501 -2,658544827 -3,315944724
450,01 4,5001 -3,254849129 -3,107548416
475,01 4,7501 -3,839584205 -2,796612798
500,01 5,0001 -4,395725119 -2,38298147
525,01 5,2501 -4,906064537 -1,869246043
550,01 5,5001 -5,353646074 -1,260782981
575,01 5,7501 -5,722202984 -0,565723453
600,01 6,0001 -5,996592013 0,205144445 prova il passo con i valori: 23, 35, 41, 46, 47, 49
625,01 6,2501 -6,163212181 1,038540139
650,01 6,5001 -6,210398443 1,918919276
675,01 6,7501 -6,128780586 2,828762723
700,01 7,0001 -5,911598349 3,748920507
725,01 7,2501 -5,554964577 4,659004031
750,01 7,5001 -5,058069231 5,537818674
775,01 7,7501 -4,423318297 6,363827877
800,01 8,0001 -3,656402941 7,115638942
825,01 8,2501 -2,766295737 7,772500107
850,01 8,5001 -1,765172344 8,31479805
875,01 8,7501 -0,668258601 8,724544713
900,01 9,0001 0,506395338 8,985842407
925,01 9,2501 1,738210609 9,085316389
950,01 9,5001 3,004440149 9,012504613
975,01 9,7501 4,280587819 8,760195086
1000,01 10,0001 5,540878408 8,324702186
1025,01 10,2501 6,758769592 7,706074462
1050,01 10,5001 7,907495782 6,908227737
1075,01 10,7501 8,960632959 5,938998819
1100,01 11,0001 9,892672904 4,810116716
1125,01 11,2501 10,67959478 3,537089942
1150,01 11,5001 11,29942189 2,139010255
1175,01 11,7501 11,73275139 0,638274919
1200,01 12,0001 11,96324517 -0,939768636
1225,01 12,2501 11,97807065 -2,567250182
1250,01 12,5001 11,76828099 -4,214268917
1275,01 12,7501 11,32912531 -5,849441823
1300,01 13,0001 10,66028083 -7,440498148
1325,01 13,2501 9,766000143 -8,954908777
1350,01 13,5001 8,655168668 -10,36053837
1375,01 13,7501 7,341268779 -11,62630736
1400,01 14,0001 5,842249265 -12,72285045
1425,01 14,2501 4,180300466 -13,62315815
1450,01 14,5001 2,381537461 -14,30318773
1475,01 14,7501 0,475595587 -14,74243056
1500,01 15,0001 -1,504855561 -14,92442326
1525,01 15,2501 -3,524671727 -14,83719108

lunedì 2 novembre 2009

sabato 31 ottobre 2009

Lucinda


BUONGIORNO ITALIA!
non pubblicherò nulla di più di un nome:
"stefano cucchi"

IL TEMPO DILATATO

Il significato della vita.

Una strada. Una macchina, due amici. Poco carburante, tanta gioia nel cuore. Sei convinto che voi due troverete la strada per curare il mondo sorridendo. La strada è deserta nonostante il sole brilla delicatamente sui fiori. Un rettilineo infinito tra le montagne che svettano imponenti. Che meraviglia dice Riccardo, il sole riflette sui petali dei fiori il significato della vita. Federico ferma la macchina, si guarda intorno, nessuno, completo silenzio, solo il ronzio degli insetti, aliene creature, cominciano a ronzare intorno a quella nuova fonte di calore. Vedi, dice Federico, per loro, il nostro motore ancore caldo, è fonte di stupore. I loro sensi, sono ingannati da quello che erano progettati, avvicinarsi ai cavalli per succhiare sangue, vita. E’ forse questo il significato? Con le mani conserte, come a reggere un pensiero troppo pesante, sopra il cofano della vettura, Riccardo dice ad alta voce: “Nonostante la loro incredibile evoluzione, sono ingannati da quattro vecchie lamiere roventi, è il cuore che gli manca” Già, “il cuore”. Gli antichi pensavano…e non è detto che non sia vero, lo interrompe Federico, che sia proprio il cuore, il contenitore dell’anima, della vita, dello spirito dell’uomo animale…

Rimasero fermi, ognuno a viaggiare lontano, guardando i goffi tentativi di quegli insetti, di succhiare vita dalle lamiere calde della loro vecchia autovettura. Viaggiare lontano… fino al punto che le ombre dell’imponenti montagne, sopraggiunsero a raffreddare, macchina e viaggio. “Si è fatto sera”, disse Riccardo, “Ripartiamo, oppure ci accampiamo qui?” Ora quello assorto era Federico: “Deve essere accaduto proprio così”. “Cosa vuoi dire?”, sobbalzando disse Riccardo. “Voglio dire, che ad un certo punto deve essersi fatto freddo, in qualche luogo della vita. Freddo ed inutile, solo un freddo bisogno di sopravvivere.” Federico aveva gli occhi grandi, ma questa volta erano enormi, come spalancati e vuoti, o meglio, che guardavano nel vuoto immenso. Riccardo tossì nervosamente e disse: “Eppure, in natura esistono le prove scientifiche di animali che si lasciano morire, quando viene a mancare l’amore, “il bello”. Federico si lasciò cadere in ginocchio, i suoi grandi occhi erano umidi, eppure si notava una piccola curva, come un lieve sorriso. Guardò fisso la cima della grande Montagna. Sembrava aver trovato la via, tra quelle rocce fredde. Il silenzio cominciò a fischiare, tanto era lungo, uno stormo di piccoli uccelli cominciò a girare intorno a noi. Si sentiva il vento suonare tra le piume delle ali, lontano, una cascata d’acqua, aumentò il volume, come un contrappunto cristallino, il vento fece ondeggiare i cespugli di ginepro, emettendo un suono di antichi tamburelli leggeri. Accadde allora. Gli insetti s’erano messi a terra e fischiavano, gli uccelli, l’acqua, le foglie dei cespugli, il battito dei nostri cuori, mi venne spontaneo sbattere le mani in un solo applauso secco, potente, ridondante di mille momenti accaduti nel tempo, la luce del sole si fece rosso fuoco, non serviva più neppure respirare. Tutto si era accordato svuotando i dubbi di fame ed incertezze, paure e carezze. La vita e la morte, s’incontrarono per un breve istante. Sentii le mie lacrime calde scorrere sul viso, un tuono lontano ci fece sobbalzare con un sorriso. Eravamo passati dal dialogo indiretto, a quello diretto con Dio. Da allora tutto si trasfigurò. Paura, tensione, amore, malattia, dolore, gioia, sapore, sapere, si unirono indissolubilmente, nella mia mente, risucchiando il prima ed il dopo.

Un bambino aveva fatto alzare in volo un aquilone.

Federico e Riccardo, s’unirono “Sopralevette”.

Dan Mas©2009