domenica 31 maggio 2009

MANIFESTAZIONE, DOMANDA DI UNA CITTA'...



...RISPOSTA DEL GOVERNO...

COME POTER FAR RUMORE?

COME UN’ANTENNA
Un’antenna viva, sempre alla ricerca di contatto, di quella connessione, che appena nati, abbiamo perso.

Ricordate il primo atto?
Un pianto ininterrotto.
Nasce tutto da quel momento.
Nessuno voleva essere arrestato da quel sonno simile alla morte, dove tutto è perfetto, tutto tace di un solo colore, colmo di un elegante calore, perfettamente senza bisogno.
La musica e la voce, un’inutile protesi, che tutto è collegato da un nastro ovattato, scritto dai nostri infiniti precursori.
PRATICAMENTE PERFETTO!
Chi diamine lo ha detto, che avrei voluto venir fuori?
Cosa credete stia facendo, quando dormo?
Quando mi rannicchio nelle note?
Quando cerco in ogni verso, di trovare il “posto giusto”?
Quando m’abbuticchio d’ inutili parole?
Nasco senza aspetto,
perfettamente, silenziosamente, senza bisogno di colore.
Poi quella dannata luce!
Tutto quel rumore.
Interminabili istanti liquidi, freddi, disuguali.
Occhi orribili, mani sudate, corpi enormi, ombre, paure.
Finalmente un certo calore, non certo quello che ero, piuttosto un dolce contatto, quello che fa si che cerchi disperatamente, in ogni anfratto, il mio opposto.
Un suono, un ritmo convivente,
mi scalda intensamente, fin dentro la mia mente,
e tutto suona nel silenzio, divinamente.
Nulla da cercare,
nessuno da toccare,
niente da esistere,
o da resistere.
Mille vite.
Mille vite son tornate, mille vite vissute, abbandonate, blocchi, pause, intervalli, separate, emigrate, trasferite, in quella ottava dimensione, quella per cui, nel suono trovo il ritmo della passione.
OTTO NOTE.
L’ottava così cercata, era qui, tra le mie dita.

danijel© 2009
L’AQUILA.

sabato 30 maggio 2009

OCCHIO...ALLA FOTO





Le temperature sono scese di 30°

venerdì 29 maggio 2009

mercoledì 27 maggio 2009

ALCUNI GIOIELLI

Alcuni gioielli brillano così forte nella notte , che disarmano ogni violenza dell'uomo sulla "terra madre". Così i "caporali" urlano e strepitano, battono i piedi e sfasciano, contano le proprie povertà, offuscando il tesoro, che illumina la loro strada, inciampano nelle buche dell'ignoranza, si scottano le mani con la loro luce, rimanendo inerti, poveri, impauriti.
Alcuni gioielli brillano così forte nella notte, d'aver dimenticato la data della propria morte.
La comicità stà nel loro sogno, e si scusano d'essere così distratti.
La verità, il "dopo", la paura ed il buio, è solo una storia da matti.
(Vivranno una vita di fretta, tutta tesa a costringere la fortuna e la luce, ad attraversare la propria voce, poi in un momento svaniranno, senza mai sapere, nè il motivo del danno, nè il sapore dell'amore)

danijel °I^

martedì 26 maggio 2009

Questo nuovo territorio...


...questo nuovo territorio vive nella follia dell'uomo...

...nei suoi sciocchi bisogni di prevaricare i fratelli...

...di dimostrare possesso e forza...

...d'ancorare le proprie paure nei fondali della menzogna...

VIOLENTI CON LA TORBA, CHE NUTRE IL PROPRIO SEME.

JACO oh my god!

domenica 24 maggio 2009

INSOMMA, I PROFETI SON TUTTI FOLLI...

Ma dico io! Ma è mai possibile che non si può parlare seriamente di forniture di gas, riallaccio gratuito del metano, stragi, storia e religione, che subito un'infinità di profeti santoni, tipo testimoni di GENOVA, s'appropriano di verità nascoste,tipo LA VERITA' DI GIOVANNI IL GALILEO? Cazz...aveva ragione PAZ! TUTT'E'CHICCHIERE! io mi credev'sarann'sciem? avranno fumat? eh invece NO! a'mescalina chiù'bon c'aggia mai provat!

senza parole

http://www.paolodorigo.it/Le%20strategie%20belliche%20del%20Pentagono.htm

Oggi, DOMENICA "IN", parlano e straparlano dell'attentato a COSTANZO (tessera 1819 della loggia P2)...era un periodo che maurizio parlava un pochino troppo di mafia e connesioni con il potere militare...SARA' STATO UN AVVERTIMENTO???? nooooooooo! siamo solo delle menti contorte, sempre pronte a credere a strane ed impossibili cospirazioni...insomma, rendiamoci conto, meglio che si sposa Maria, suona il SAX (ahahahah) e parla di sesso( visto che, come il compianto spadolini, non lo ha)...Sapete una cosa? Non credo di aver ancora molto da perdere, la mia casa è crollata, la mia città bombardata, o dall'incurante deficenza del potere e del legislatore, oppure da strani giochi di strategie militari, figlie di quel potere massonico, che guerriglia da sempre tra PRIORATO DI SION ed OPUS DEI, tra tutta questa realtà fantapoliticafavolistica, che ci imboccano, come le protesi della bellezza video-televisiva, ma...prima di far la fine di DON CHISCIOTTE, il mio buon SANçIO PanZA, ha sempre le chiavi della mia prodigiosa "VALIGETTA SALVAVITA" ....eheheheh, non l'ho quì custodita, ma in una banca dei vostri stessi PARADISI FISCALI, quindi al sicuro...almeno fino a quando non volete SUICIDAVI uhuhuhu

giovedì 21 maggio 2009

SOGNI REALI

Allora, lo sentite il profumo della
Morte salire su?
Sentite come apre le porte?
Questa musica , è la musica di quello che non conoscete, vi turba,vi sconcerta.
La paura è parte del suono, la chiave con la quale le note vengono accordate, sul pentagramma dell’incredibile .
Tutt’intorno, la vita scorre in rivoli di coincidenze invisibili all’occhio distratto del quotidiano. Sappiate meravigliarvi del profumo dei fiori, della forma di un alveare, della posizione delle stelle: potreste toccarle.
In una sola notte, ho visto le mie braccia allungarsi fino all’ignoto, carezzare la materia del mio stesso corpo, parlare con quello che ero e con quello che sarò, eppure rimanere immobile, imperturbabile, sereno, in equilibrio tra me stesso, il fosso e la cima, eppure saltando,volando insieme a mille forme di vita, rimbalzando nei suoni, nei pianti, nei doni e nei perdoni, come fossi uno stormo, eppure solitario. Solo le parole inutili e rotolanti, che vivono nella paura del suo stesso silenzio, possono riportarti nella tua stessa paura di smettere di esistere. Abbandona la tua mente, saluterai il profumo dei mari e dei cieli, contenuti nei tuoi “sogni reali”, nell’interno di una nuvola di polvere,che ruota come un uragano, ed al suo centro, l’occhio della vita che ti guarda sereno, nell’orbita del tuo stesso cranio.

danijel ©opy 2009

lunedì 18 maggio 2009

Dove l'acqua và 'nnammonte...

Dove l'acqua và'nnammonte,
jù torrente se rivolte,
se rivolte a poco, a poco,
poi diventa come foco,
che'ttabbrucia l'aria'nfronte,
t'abbuticchia, ti contorce,
fino al punto cà ti fotte.
Tu vulive'u'munn'storte,
tutt'chicchier'e visioni,
tu vulive'a gnocca fresca,
ma sì qùort, basso,basso,
t'ieni a'capa'scuppatell'
a dentiere'e'nù vajunelle,
çà vedimm'o'G8,
e facimm'ù'tern'allòtt!

danijel(C)opy 19/5/09
IAMME'N'COPPE VAJU'

domenica 17 maggio 2009

Tutto torna, tutto quadra...




Leonardo da Vinci: Un ponte tra passato, presente e futuro

Un viaggio attraverso le opere del Genio sonico, nella scienza, nell’arte e nella spiritualità per svelare il comune denominatore che non conosce spazio né tempo: il Sapere dell’Ottava.



Per chi leggerà

Mi sento costretto a dare alcune “spiegazioni” a coloro che avranno la voglia di dedicare del tempo ai miei studi.
Il tema su cui si basa tutto il mio lavoro è essenzialmente questo: da sempre, senza sapere come, l’uomo ha utilizzato in tutti i suoi campi creativi e conoscitivi, un tipo di “ scienza”, termine mai come in questo caso riduttivo, derivata dalla profonda conoscenza vibrazionale della realtà.
Grazie a tale “Scienza”, che in qualche modo si avvicina alle nostre conoscenze quantistiche, era possibile maturare una percezione Cosmica ed Universale dove il Divino rivelava la sua presenza attraverso una totale immanenza in tutti gli aspetti del Creato.
Tutto, un tempo, nell’opera umana, era costruito, strutturato, suddiviso affinché il rapporto vibrazionale che legava l’Universo a Dio, venisse rispettato, tutto doveva essere allineato e risuonare attraverso una Scienza Sonica dai connotati galattici, tutto doveva essere parte integrante del sapere dell’OTTAVA.
L’uomo, in un momento imprecisato della sua più che millenaria storia, sapeva che tutto era vibrazione e che questa vibrazione era Dio, il quale aveva dato “sfoggio” della sua capacità creativa attraverso un'unica legge da me riscoperta: la LEGGE delle TRE OTTAVE.
Se vogliamo, questo è il sunto dei miei studi. Vorrei comunque spiegare i passaggi conoscitivi che mi hanno spinto a tale asserzione.
Pochi anni fa codificai il Rosone Centrale di Collemaggio all’Aquila, rendendomi conto che, a livello numerico, esso riassumeva la Precessione degli Equinozi, precessione, che attraverso la Cimatica, mi fu chiaro essere un fenomeno vibrazionale e non gravitazionale; da quel momento tutta la mia attenzione fu diretta a ritrovare i riferimenti numerici della stessa, in tutte le Civiltà terrestri, cosa che avvenne con una certa facilità.
Capii quindi che la Precessione era la dimostrazione assiale di una “presenza” sonica alla quale niente e nessuno poteva sfuggire, neanche un pianeta. Non solo, tale “Ingerenza“ divina si manifestava attraverso un sistema numerico semplicissimo, tipicamente musicale, in cui era possibile notare una suddivisione “sonora“ tipica delle Ottave.
Grazie allo Zodiaco di Dendera, capii che tale suddivisione era una vera e propria LEGGE UNIVERSALE la cui applicazione era la base della “Scienza Impossibile”, che spesso si era affacciata nella storia umana; per me era sempre più chiaro che mi stavo occupando della “Scienza degli Dei”.
Iniziò quindi una ricerca forsennata per capire i campi di applicazione umana di tale scienza, mi resi quindi conto, che lo spettro applicativo delle TRE OTTAVE, abbracciava qualsiasi tipo di sapere per un motivo semplicissimo: gli DEI erano riusciti a decifrare e codificare il respiro sonico di Dio, Essi erano riusciti a creare una scienza spirituale che aveva eliminato, in un sol colpo, la dicotomia terrestre sviluppo-distruzione e, chissà per quale motivo, avevano concesso tale sapere alla razza umana.
A questo punto sono apparsi, nei miei studi, i Cerchi nel Grano che mi hanno dato la possibilità di applicare tutto ciò che avevo fino ad allora scoperto e studiato. Gli “Dei“, con i Cerchi, erano tornati in un momento della storia umana molto delicato, quando la Terra aveva forse più bisogno di Loro, che non dell’Uomo.
Ora, mentre per me è sempre più chiaro che esiste un vero e proprio “Campo Universale” in cui sono confluite le TRE OTTAVE e le loro magnifiche ed infinite applicazioni, mi rendo conto che le leggi fisiche studiate dalla ”nostra” scienza, sembrano, al suo cospetto, dei regolamenti condominiali. Ora riesco ad immaginare che non solo nell’Universo esistono altre intelligenze, ma che molte di loro dividono il sapere dell’OTTAVA, il cui livello interpretativo varia a seconda del livello vibrazionale sviluppato. Penso, quindi, ci si debba rendere conto che poco o nulla è stato raggiunto dall’umanità proprio a tale livello, essa infatti continua a dividere e a dividersi, di fronte a tutto, senza rendersi conto della nostra appartenenza cosmica, scevra di divisioni.

Mi rivolgo, quindi, a chi leggerà, con un'unica raccomandazione: ”lasciate che i vostri occhi possano vedere ciò che il vostro cuore sa da tempo” .



MICHELE PROCLAMATO

Mbè...prendetevi uno poco di tempo, rileggetevi il mio vecchio blog, io questo signore non lo conosco, ma abbiamo lavorato in parallelo.

venerdì 15 maggio 2009

martedì 12 maggio 2009

Quelli che vivono una vita d’amore, senza chiedere in cambio nulla.

Quelli che come me, che possono sembrare amabili, se puntano i piedi, se sono sicuri che quello che vivi si trasforma nel dubbio d’essere il frutto di una occasionale coincidenza, che fa in modo che la libertà e la decenza viene sostituita dall’opportuna scienza di deragliare nell’indecenza di una vita fatta di violenza, che favorisce solo chi colpisce la poetica di un sogno, allora da dolci cantastorie, divengono pistole, da cuccioli e balocchi, vivono accoppando gli occhi di chi pensa solo ai propri tornaconti, e invece di stare a guardar tramonti, salgono sui monti, attrezzano le carezze, trasformandole in violente brezze, utilizzando i propri documenti, le favole e le parole, in pirati e bucanieri, briganti dagli occhi neri, mani pesanti e un futuro fatto di lampi, pronti a colpire l’insaziabile azzeccagarbugli, lo spirito stesso di quella parte dell’uomo, che vuole farti fesso, a costo di morire, di combattere sfinito, di perdere ogni contatto, di bruciare fino all’ultimo distratto, figlio di un mondo basato sul bisogno di nutrirsi a scapito del sognatore, dell’uomo che crede nell’amore, divenendo talmente violento e pericoloso, che si prepara a demolire ogni sporco muretto, alzato a trarre inganno, al buono e generoso.

Ora, ancora son parole.

Non fate che diventino pistole.

Che quello che ci avete fatto, ogni peggior pensiero, del vostro cervello nero, sembrerà una sposa, verginella e pronta ad essere deflorata, fin dentro le sue budella.

A voi, uomini e donne, che pensate solo ai vostri inganni, queste strofe diverranno, LE MILLE E UNA NOTTE, della vostra paura.

danijel Sopralevette II

Quelli della mia età.

Quelli che han visto la musica ed il colore del vento.

Quelli che hanno lottato.

Quelli che si sono dati con tutto se stessi e senza riserve di sentimenti,

e poi era solo una scopata.

Quelli che hanno creduto e seguitano a credere, anche sapendo che per riuscire devi avere un amico boss.

Quelli che il sonno è come un fratello.

Quelli che si buttano a capofitto nelle storie, senza neppure saper di cosa trattano, solo perché hanno visto un profumo, un guizzo.

Quelli che decidono di diventare padri il 25 agosto, e lo fanno come se fosse il solo loro scopo.

Quelli che sognano di scrivere delle nebbie colorate della fantasia sciogliendone il coraggio.

Quelli che il fuoco è meglio della tele.

Quelli che gli viene tolto tutto e ringraziano di poter vedere ancora la luna piena.

giovedì 7 maggio 2009

LA MORTE DELL?AQUILA di Giancarlo Curio

copiate incollate postate distribuite
L'Aquila ha avuto già la sua condanna a morte con il decreto: di soldi ne daranno pochissimi e in "comode rate" FINO AL 2032!!!! Pubblicato da Giancarlo Curio a 1.05 . 1 commenti Etichette: Analisi Decreto Legge Il decreto legge del 28 aprile riguardo i Contributi per ricostruire (articolo 3, comma 1, lettere da a ad e ). "Arrivano crediti d'imposta e finanziamenti agevolati (garantiti dallo Stato) per ricostruire o riparare la propria casa o per acquistarne una in sostituzione di quella andata distrutta. Fino a 150mila euro per la casa nuova, mentre se l'abitazione è stata solo danneggiata l'apporto statale sarà fino a 80mila euro." da http://www.ilsole24ore.com/Si parla di crediti d'imposta (ovvero solo una parte dei soldi spesi per la ricostruzione verrà scalcolata dalle tasse) e di cifre irrisorie considerando che in moltissimi casi non saranno abbastanza per ricostruire delle case della stessa cubatura precedente al terremoto.Inoltre come detto dal Presidente del Consiglio durante la conferenza alla Guardia di Finanza, i 150.000 e 80.000 euro riguarderanno soltanto la ricostruzione della prima casa, annullando in pratica la possibilità, per chi non ha disponibilità economica (siamo in tempi di crisi economica, e le persone che hanno perso lavoro sono molte), di mantenere altre proprietà oltre alla casa in cui si abita.L'Aquila verosimilmente sarà ricostruita quindi solo in parte e male se le premesse sono queste, ed è imbarazzante a questo punto sentire le speranzose frasi di politici e personaggi pubblici. INFORMIAMOCI BENE SU COSA CI STANNO PROMETTENDO.Il governo ha anche annunciato come intenderà erogare i fondi per la ricostruzione: ebbene come scritto nel Decreto Legge del 28/4 I SOLDI VERRANNO EMESSI DALLO STATO IN "COMODE RATE" FINO AL 2032
Ancora un'ultima cosa, il terremoto è stato come declassato, ritenuto medio, quando sappiamo che la cifra più indicativa è 6.3. Esempi:"Monday’s earthquake, with a 6.3 magnitude, was not the first to strike the central Italian city."The New york Timeshttp://www.nytimes.com/2009/04/07/world/europe/07damage.html?_r=1&scp=16&sq=l"A 6.3-magnitude earthquake struck central Italy early Monday, killing 20 people"CNNhttp://edition.cnn.com/2009/WORLD/europe/04/05/italy.quake/index.html?iref=newssearchLa magnitudo Richter 5.8 la considera fondamentale soltanto la stampa italiana, mentre tutti i più importanti studiosi e canali di informazione mondiali riportano la più significativa magnitudo momento di 6.3. Dal sito dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia:"La magnitudo usata di routine per stimare la grandezza di un terremoto è la Magnitudo Richter o Locale (Ml). La Magnitudo Momento (Mw) viene elaborata attraverso un trattamento numerico dell'intero segnale sismico su tutte le frequenze registrate dai sismometri a larga banda della Rete Sismica Nazionale. PER TERREMOTI FORTI LA MAGNITUDO MOMENTO ( OVVERO IL NOSTRO 6.3) VIENE RITENUTA UNA STIMA PIÙ ACCURATA della dimensione dell'evento e dell'estensione dell'area di faglia."Inevitabilmente il sospetto è quello che si vuole minimizzare un evento che è stato veramente disastroso.Non possiamo accontentarci delle visite e della piccole consolazioni, ma dobbiamo guardare al decreto legge e capire in che modo e se potremo riabbracciare la nostra città. Non dobbiamo rimanere immobili ad aspettare politici e uomini di chiesa, ma PRETENDERE LA RICOSTRUZIONE AL 100%, altrimenti con questo decreto L'Aquila c'è la scordiamo.
Giancarlo Curio

domenica 3 maggio 2009

ALBA O TRAMONTO?


Il mondo brulica di forme e di vita. La visione stessa, è un'esperienza mistica. Le roccie sono gli orologi, i fossili le fotografie- documento del passato. L'antica vita del Gaucho, è la "strada migliore dell'uomo. In ogni momento può fermare il suo cavallo e dire: "oggi mi fermo e dormo sotto questo cielo". Libero da ogni schema e costrizione costituita, la sua legge è l'amore ed il rispetto del suo cielo, della sua terra e degli animali. Invece oggi viviamo, come le "anatre vaporiere", abbiamo perso la capacità di volare, pur avendo le ali. Sguazziamo nel fango lasciato da individui senza storia, nè palle, nè gloria, se non quella del denaro e dell'interesse. Invece potremmo veleggiare l'infinito. L'uomo, nella sua accezione peggiore del termine, ha avuto una mutazione, che lo porterà all'estinzione. Hanno confuso LA VERITA', con la realtà del possesso e della paura. In reltà, mutiamo talmente veloci, da credere d'esser fermi. Povero UOMO, crede di vivere in un mondo, che è lo specchio della sua avidità. Invece, questa natura, mantiene la PAROLA FINALE. Sarà ALBA, oppure TRAMONTO?
danijel
ALBA O TRAMONTO