venerdì 28 maggio 2010

LA STANZA

Una notte nella memoria

Una casa, le mura sono proiezioni di polaroid in dia B&N , turbate da un mattone ogni tanto, posto sul ricordo di una spiaggia.
Le tende, enormi ceri lavorati dalle lacrime di vecchie donne sole accatastate a lamentare un perduto tempo, alcune pettinate con acconciature barocche, altre, capelli rasati bianchi. Si dondolano come se il vento dei ricordi le scuotesse di tanto in tanto.
Un enorme terranova con la testa diritta e la bocca spalancata illumina di immagini di guerra girate da cineoperatori militari con il logo dell’istituto Luce, tutta la stanza, da sopra un divano bianco.
La scena si gira nel tempo di un ricordo, un uomo qualunque entra, crede che il cane sia il dolore che materializza il mondo delle donne e lo sfiora per il collo, come a domargli gli occhi.
Cambia scena, si ritrovano l’uomo ed il cane su di un tavolino ovale accovacciati a dormire con gli occhi che fissano gli occhi dell’altro. Il volo di dieci colombe grigie è accompagnato da una musica di Hendel, ruotano all’infinito su i sogni dei due, non si posano.
Si spalanca un portone gotico, che fa fuggire una luce bianca sulle montagne lontane, coperte di neve.
Entra un uomo. Un vecchio uomo con pantaloni di velluto a coste, camicia bianca senza collo, gilet nero, coppola ed un fucile a doppia canna a tracollo. Occhi neri fissi e sicuri, basso ma piazzato. Si guarda intorno, vede le donne gemere, le immagini fremere su i muri, i sogni degli occhi del cane in quelli dell’uomo qualunque, e dell’uomo qualunque in quelli del cane, e…

Sopra i vostri commenti potete finire la scena motivandola.
Oppure mandare un obolo al proprietario della stanza.
Accenderà un cero per voi.
daniele
SopralevettE©2010
dan.mascio@gmail.com

lunedì 24 maggio 2010

sabato 22 maggio 2010

LA FOTO B&N DI daniele SopralevettE "autoritratto" "mamma e figlio" "la gioia è fiducia"

"La gioia è fiducia"
daniele masciovecchio Copy2010_SopralevettE.com
"Mamma e figlio"
daniele masciovecchio Copy2010_SopralevettE.com

"Fotografo"
daniele masciovecchio Copy2010_SopralevettE.com
Da: "La forma informa"




[DBA]
All images are copyrighted and owned by Daniele Masciovecchio.

mercoledì 19 maggio 2010

VIDEO "AMBIENTE ARTE SALUTE" Collemaggio L'Aquila


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Video del progetto di riqualificazione degli involucri dell'ex nosocomio di Santa Maria di Collemaggio, " AMBIENTE ARTE SALUTE"... con il quale si sono ottenuti, nel 2006, soldi e consensi, cavalcando la necessità cittadina di avere uno spazio per la cultura e della salute. Il progetto fu abbandonato. Oggi, alla luce del tragico episodio del 6 Aprile la città dell'Aquila, privata di spazi di socializzazione e cultura, recrimina ad alta voce che le amministrazioni tornino a rivalutarlo.

Daniele Masciovecchio>daniele SopralevettE ©2006/2010 ⋥



Video coperto da Copy 2006

Per ottenere una liberatoria no-profit

dan.mascio@gmail.com

mercoledì 12 maggio 2010

Il limite per il quale siamo ridotti come giocattoli rotti...


...guardatele ancora queste cazzo di foto di Detroit fatte da Moore...guardatela ancora questa cazzo di nostra città , guardate Scampia, guardate lo Zen, guardate le foto delle ex officine di Bussi, guardate il 164 di Napoli, Secondigliano, Afragola, guardate i quartieri Spagnoli di Napoli, Marghera, Genova...e ancora...ancora...ancora...poi fermatevi un solo momento, respirate profondamente, girate i vostri occhi verso il profumo del tempo, guardate la bellezza del mare, dei tramonti, il sorriso del sole tra le vette, chiudete gli occhi, ascoltate il suono dell'acqua, del vino, del sole e del vento, impastato con la dolce litania notturna dei vecchi padri, delle nonne dondolanti nelle sedie di legno profumato, il caldo della lana, il colore del fuoco, il piacere di correre a piedi nudi, le pietre cade e profumate di sole e di fiori...

Oggi ho visto il limite di questro nostro tempo...
Il limite per il quale siamo ridotti come giocattoli rotti...

Un uomo, spalmava la crema per il viso, la nivea, sulle guarnizioni della sua macchina nuova...



daniele.

venerdì 7 maggio 2010

POTREI RIEMPIRVI COME CERCHI NELL'ACQUA


Potrei riempirvi il fondo umido

dei vostri occhi

potrei sentire asciugarsi il verso

del vostro riflesso

satollare il vostro sator

radere la terra

confermare gli eccetera

ordinando il terrore

radrizzare l'orizzonte

tanto caro a caronte

pascolare nottetempo

divagare su i palindromi

semantica evidenza dell'apparenza


eppure lascio a voi l'effetto


io

daniele.

giovedì 6 maggio 2010

Dalla "rivera" (99 CANNELLE) passando per Camarda-Filetto















































































































PHOTO daniele SopralevettE Copy.libero_no.profit









lunedì 3 maggio 2010

LA POLVERE DELL'AMORE CURA GLI OCCHI FERITI



I suoni di questo mondo
Son come lupi famelici
Le parole stesse
Come oggetti taglienti
L’aria
che i colori allegra
ora bruna
ora bionda spuma
ferisce gli occhi
che sanguinano urlando
vedo cadere in pezzi l’allegria
che costruiva cesellando il mondo
Dove le perle?
Dove il filo?
Lacrime sangue ed inchiostro
eppure non è tosto questo destino
lento ci appartiene
così come la goccia
scavò la roccia
l’aguzzino col cappuccio
squadra l’immagine
sgrana i semi
del melograno d’oro
stridendo la natura
nel torchio dell’opulenza
ma una farfalla triste
già colomba amica che m’assiste
ruba un seme all’orco
seminando un nuovo bosco
e cura i mie occhi feriti
con la polvere
delle sue ali velate

ed io piango curato


daniele©03-04-2010

sabato 1 maggio 2010

L'AQUILA, 1 maggio 2010


L'AQUILA, 1 maggio 2010... che festa era?

Giro per le strade "percorribili" della città, un fiume di occhi sbalorditi inciampano con la realtà, la ripetono ossessivamente nelle loro telecamere, nelle macchine fotografiche, nei cellulari... a dispetto dei milioni spesi per il puntellamento, come un vecchio MAMMUT abbando...nato all'inclemenza del tempo e dell'uomo, tutta l'ossatura si stà sbriciolando lentamente... qualcuno piange vergognandosi... una donna posa la testa sulle spalle del suo uomo, non gli reggono le gambe, era un anno che non ripercorreva le strade della sua vita, della sua città...tanti occhi attenti in mimetica, pistola e giubbetto antiproiettile scrutano dalle jeep, come se il dolore di voler rivedere la propria casa fosse illegale..."facinorosa retorica degli abitanti di una città" fantasma...sembra la Jugoslavia di alcuni anni fà...CHI SARA' LA VOLPE?
Ora come allora, quì stà passando la storia.


daniele.