mercoledì 12 maggio 2010

Il limite per il quale siamo ridotti come giocattoli rotti...


...guardatele ancora queste cazzo di foto di Detroit fatte da Moore...guardatela ancora questa cazzo di nostra città , guardate Scampia, guardate lo Zen, guardate le foto delle ex officine di Bussi, guardate il 164 di Napoli, Secondigliano, Afragola, guardate i quartieri Spagnoli di Napoli, Marghera, Genova...e ancora...ancora...ancora...poi fermatevi un solo momento, respirate profondamente, girate i vostri occhi verso il profumo del tempo, guardate la bellezza del mare, dei tramonti, il sorriso del sole tra le vette, chiudete gli occhi, ascoltate il suono dell'acqua, del vino, del sole e del vento, impastato con la dolce litania notturna dei vecchi padri, delle nonne dondolanti nelle sedie di legno profumato, il caldo della lana, il colore del fuoco, il piacere di correre a piedi nudi, le pietre cade e profumate di sole e di fiori...

Oggi ho visto il limite di questro nostro tempo...
Il limite per il quale siamo ridotti come giocattoli rotti...

Un uomo, spalmava la crema per il viso, la nivea, sulle guarnizioni della sua macchina nuova...



daniele.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

La ricordo ancora questa foto....cme l'arcobaleno :-)
Stai bene?

Anonimo ha detto...

La ricordo ancora questa foto....come l'arcobaleno :-)
Stai bene?

danijel ha detto...

ciao "Anonimo" ...sto lottando affinchè torni quell'arcobaleno...io stò bene, grazie

Noir Kelly ha detto...

vai avanti...non mollare mai!
kelly