martedì 30 giugno 2009

sabato 27 giugno 2009

SopralevettE II: Cosa devo dire se mi chiedono:"Come ti senti?"

SopralevettE II: Cosa devo dire se mi chiedono:"Come ti senti?"

Questa volta mi levo il cappello...(un bacio)

E....QUESTO E' IL MIO "MEDITERRANEO"





PER UN GRAMMO D’ORO

Quanto cianuro dovremmo, sorbire, bere e respirare, per un grammo d’oro?
Tonnellate di vita, spianate, distrutte, per quel dannato grammo d’oro.
Ci sono persone, che si venderebbero tutto, la sua nazione, la sua città, le amicizie, la faccia e anche sua madre, per quel malefico grammo d’oro.
Sarebbero capaci di far uccidere i suoi comuni inquilini, vendendo la gestione della sua casa, a mercenari della politica, capaci di far entrare gli “eliminatori”, tra le fila della protezione, pur di creare disaccordo, violenza e se serve morte, per quel cazzo di grammo d’oro.
Capaci di far morire, ma talmente vigliacchi, da non saperlo fare da soli.
Alcune volte, le poesie, le rime e la musica, si devono scrivere e suonare con il vento della lama.
Anche se questo, sembrerebbe facilitare la loro strategia di “tensione”, giustificandone la violenza. Ma…
Non si può rimanere a guardare e suonare, a scrivere e dipingere, intanto che ci uccidono per quello schifosissimo grammo d’oro.
Apro una pagina del mio amato libro, e trovo scritto: “Il sovvertimento. Nel giorno stabilito incontrerai fiducia. Sublime riuscita, propizio per perseveranza. Il pentimento svanisce. I sovvertimenti politici sono fatti estremamente gravi. Bisogna interpretarli soltanto in caso di assoluta necessità, quando non rimane altra via. Non tutti sono chiamati a questo compito, ma soltanto chi possiede la fiducia del popolo, e anche lui solo quando i tempi sono maturi. Bisogna procedere secondo giustizia, soddisfare il popolo e insieme illuminarlo affinché non si abbandoni in eccessi. Bisogna inoltre essere del tutto esenti da scopi egoistici e sopperire realmente alle necessità del popolo. Soltanto allora non ci si dovrà pentire di nulla.
I tempi mutano e con esse le esigenze.
Così anche nel ciclo cosmico vi sono primavere ed autunni di popoli e nazioni che chiedono trasformazioni sociali.

Così ho trovato scritto nel mio antico libro.
Quindi, vedi quello che devi fare, altrimenti mi rimetto il cappello!

danijel ©26/6/2009

giovedì 25 giugno 2009

Cosa devo dire se mi chiedono:"Come ti senti?"

Vediamo cosa devo dire se mi chiedono: “Come ti senti?”.
Allora, se dico che, è morto mio padre un anno fa, prima di lui la mia compagna, vivo con un figlio di tredici anni, che deve andare al liceo in una città dove sono crollate tutte le scuole, che non ho più la mia casa di residenza, la terra seguita a tremare inesorabilmente, che vivo con circa quello che serve a pagare il biglietto di sola andata a Londra, in un paese dove tutti sembrano talmente indaffarati a fregare gli altri, che ho l’impressione che la fine del mondo sia dietro ogni mio passo, in un paese allo sfacelo, in un mondo ormai sfruttato in ogni suo più recondito anfratto, che se dici terremoto, ti dicono: “Cazzo, fratello, sei fortunato! Dalle mie parti la milizia ha trucidato tutta la mia famiglia, ed io vivo facendo marchette, oppure scavo nelle discariche”. Dove cammini per strada e sorridi alla prima persona che ti sembra simpatica, che subito pensa gli vuoi soffiare il portafoglio, dove le ragazze scopano solo con chi ha l’aereo, e tutti quelli che conosci come minimo hanno, oppure lo hanno avuto, un cancro, dove gli amici che avevi da piccolo,con i quali avevi sognato di crescere e fare del mondo un posto vivibile per tutti, se solo potessero, ti toglierebbero quel poco di salute che ti rimane, per rivenderla alla multinazionale del trapianto, dove avere ancora il tempo per scrivere e leggere, per il solo gusto di farlo, scatena odio e rancore, dove la meglio telefonata che ho ricevuto da dieci anni a questa parte, è per dirmi che il nuovo governo e colluso con la mafia e se voglio ritornare a combattere c’è una manifestazione al quindicesimo livello, oppure se voglio fare il free-lance al G8,dove se hai un’idea che può fare la differenza e non fai parte del “giro” devi rivolgerti alla camorra, dove i mezzi d’informazione sono manipolati da tre o quattro persone in tutto il globo, io guardo il muro della cucina, apro il rubinetto e sento una gran puzza di varecchina, e se ti lamenti sei noioso e se ridi sei folle… mbé cazzo, mai stato meglio prima!

danijel’09
P.S.
Un poco di sano ottimismo non guasta mai
Credo proprio di avere bisogno di una boccata d’aria, vado nelle mie grotte.
Tranquilli, che la mia fantasia, non è in vendita! A nessun prezzo(oddio! Ehmm…)
Erano troppi trecento anni di tranquillità?

Ah! Ah! Un bacione a Miofiglio, Marco, Claudia, Sill, Carla, Piergiovanni, Paco, Gianpaolo, Gianfranco, e a tutti quelli che credono, che queste prove possano servire a ricostruire "L'UOMO"...ci sentiamo dopo il G8.

martedì 23 giugno 2009

http://www.blogger.com/video-play.mp4?contentId=6ad9614e19c6e918&type=video%2Fmp4

BENE!

lunedì 22 giugno 2009

ALLORA ME LI DATE STI' SOLDI, O DEVO VENIRE A PRENDERMELI?

Un funzionario capo della croce rossa, ad un'intervista al campo di piazza d'armi, ha dichiarato che i soldi dovrebbero esser dati ai cittadini e non perderli nei patologici tunnell della burocrazia politica. Cercatevi il video...(you tube)

azz....

All’Abruzzo per ora arriverà un miliardo e 100 milioni. L’anno prossimo 539 milioni. Il resto degli 8 miliardi annunciati arriverà tra il 2011 al 2033, con stanziamenti progressivi (330 milioni nel 20011; 468 l’anno dopo, 500 nel 2013) che a un certo punto decrescono, fino a toccare 2,9 milioni di euro tra 20 anni. Come dire: chi vivrà vedrà. Non è l’unica beffa contenuta nel decreto per la ricostruzione, firmato martedì.

Agli stanziamenti, infatti, si provvede con corrispondenti tagli al Fas (fondo aree sottoutilizzate), al bonus famiglia (300 milioni), alla spesa farmaceutica e grazie a nuove entrate garantite da lotterie e slot machines. Insomma, pagano i poveri e il sud.

Insomma: i soldi te li do, solo se hai i soldi per pagarti un avvocato, che sà interpretare il decreto

Contributi totali a fondo perduto, finanziamenti agevolati e garantiti dallo Stato per ricostruire o riparare la casa, indennizzi ad hoc per recuperare i danni subiti e rimettere in sesto l'attività. E, ancora, la provincia de L'Aquila e i comuni colpiti dal terremoto del 6 aprile, prevede il decreto legge "Abruzzo", sbarcato alla Camera per essere convertito entro giugno, potranno diventare "zone franca".In alternativa (e se Bruxelles non si oppone), si potrà puntare, anche, su altre agevolazioni: dalla possibilità di applicare l'imposta di registro in misura fissa sui beni situati nei comuni terremotati, all'esenzione Iva per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi connesse alle esigenze della ricostruzione. Largo, anche, ai fini dell'imposta sul reddito, alla non concorrenza alla formazione del reddito imponibile, per il 2009, 2010, 2011 e 2012, dei redditi d'impresa e di lavoro autonomo e all'esclusione, in tutto o in parte, della determinazione dell'imponibile per il reddito d'impresa dell'ammontare delle spese sostenute per l'acquisto di beni strumentali e macchinari. Ne potranno beneficiare, anche, le imprese edili impegnate nella ricostruzione.
Stop, poi, alla raffica di proroghe per l'entrata in vigore della normativa antisismica varata nel 2004, al centro di una serie di rinvii (l'ultimo con il decreto legge Milleproroghe): sarà operativa dal 1° luglio 2009. E, nelle prefetture, ci saranno elenchi di fornitori e prestatori di servizi, non soggetti a rischi di inquinamenti mafiosi, cui possono rivolgersi gli esecutori dei lavori di ricostruzione.

I sindaci potranno, poi, dare un contributo per la riparazione dei danni di lieve entità fino a 10mila euro. Per le riparazioni di parti comuni dei condomini, il contributo comunale può arrivare a 2.500 euro per unità abitativa.

Arriva un Fondo antisismico (al posto del bonus) e via libera, anche, alla sospensione dei pagamenti di bollette, tasse e delle rate dei muti e dei finanziamenti. E se a crollare é la casa con il mutuo, lo Stato subentra nel debito, ma fino a un importo, comunque, non superiore a quello previsto per la ricostruzione o la sua riparazione. Inoltre, processi sospesi fino al 31 dicembre e controlli a tappeto su tutti gli edifici.

Confermati, inoltre, tutta una serie di interventi a sostegno del reddito e i soldi per finanziare tutto arriveranno da più parti. Anche dai giochi e dalle multe Antitrust,. Ma, pure, dalla festa del 2 giugno e dalla "generosità degli italiani. Ecco, in ordine alfabetico, tutti gli interventi urgenti previsti dal decreto "Abruzzo".
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Agevolazioni (articolo 10). Arriva (con decreto dello Sviluppo economico, di concerto con l'Economia) una sezione, nell'ambito del fondo di garanzia di cui alla legge 266/1997, destinata alla concessione gratuita di garanzie su fianziamenti bancari a favore di piccole e medie imprese, oltre che per gli studi professionali. Nel caso di garanzia diretta, fino allì80% dell'ammontare di ciascun finanziamento. Nel caso, invece di controgaranzia, fino al 90% dell'importo garantito da confidi e altri fondi di garanzia, a condizione che gli stessi abbiano prestato garanzie in misura non superiore all'80% di ciascun finanziamento. Sempre a fini agevolativi, il Cipe può provvedere, per le aree colpite dal sisma, l'individuazione di zone franche urbane. In alternativa, il ministero dell'Economia, (dopo il via libera di Bruxelles) può stabilire un regime fiscale di incentivazione che preveda: ai fini delle imposte sui redditi, la non concorrenza alla formazione del reddito imponibile, per il 2009, 2010, 2011 e 2012, dei redditi d'impresa e di lavoro autonomo e l'esclusione, in tutto o in parte, della determinazione dell'imponibile per il reddito d'impresa dell'ammontare delle spese sostenute per l'acquisto e la locazione finanziaria di beni strumentali e macchinari. Ai fini Iva , fermo l'obbligo di fatturazione e registrazione, l'esenzione per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi connesse alle esigenze della ricostruzione. E ai fini delle imposte indirette, l'applicazione dell'imposta di registro in misura fissa sui beni situati nei comuni terremotati, nonché altre agevolazioni sui finanziamenti collegati alla ricostruzione. Le agevolazioni potranno essere estese, anche, alle imprese edili impegnate nella ricostruzione. Prevista, poi, l'esenzione da costi e da tributi (esclusa l'Iva), nonché la riduzione del 50% degli onorari notarili per le operazioni di rinegoziazione mutui e finanziamenti. E al fine di agevolare ulteriormente la ripresa e lo sviluppo del settore economico delle aree colpite dal sisma, il Cipe potrà destinare una quota delle risorse, di cui al fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, al finanziamento di accordi di programma sottoscritti per la realizzazione degli interventi di sostegno e di reindustrializzazione in attuazione del piano di risanamento della siderurgia ovvero al finanziamento di programmi da sottoscrivere, con priorità per le imprese ammesse a procedura di amministrazione straordinaria, nei settori dei componenti e prodotti hardware e software per Ict, della farmaceutica, dell'agroalimentare, della chimica e dell'automotive e dell'edilizia sostenibile. Per compensare, in parte, questi sforzi economici, previsto che un milione di euro, da destinare alla festa della Repubblica del 2 giugno, siano destinati alla causa abruzzese.
Aiuti ad aziende, oratori e palestre (articolo 3, comma 1, lettere da f a i). Previsti indennizzi a favore delle attività produttive che hanno subito conseguenze economiche sfavorevoli per effetto del terremoto. Ma, anche, per le strutture adibite alle attività sociali, ricreative, sportive e religiose, come, per esempio, gli oratori e le palestre. Analoghi interventi, pure, previa esibizione di perizia giurata, per la riparazione e la ricostruzione di beni mobili distrutti o danneggiati, per il ripristino delle scorte andate distrutte o per il ristoro di danni derivanti dalla perdita di beni mobili strumentali all'esercizio delle attività svolte.

Assegnazione alloggi (articolo 2, commi 10 e 11). Previsto che il commissario delegato possa reperire nuovi alloggi, anche individuando immobili non utilizzati per il tempo necessario al rientro delle persone nelle abitazioni riparate o ricostruite. L'assegnazione degli alloggi sarà effettuata dal sindaco del comune interessato, che definisce le modalità dell'uso provvisorio, anche gratuito, degli stessi.

Autostrade gratis (articolo 8, comma 1, lettera f). Per i residenti dei comuni terremotati e fino al 31 dicembre 2009.

Bilanci rinviati (articolo 6, comma 2). Un decreto del ministero dell'Interno, di concerto con l'Economia, può consentire, agli enti locali, il differimento dei termini per la deliberazione del bilancio di previsione 2009, della deliberazione di approvazione del rendiconto di gestione dell'esercizio 2008, della presentazione della certificazione attestante il mancato gettito Ici e di quella attestante l'Iva corrisposta per prestazioni di servizi non commerciali e per contratti di servizio per il trasporto pubblico locale. Prevista, poi, l'esclusione dal patto di stabilità interno per gli anni 2009 e 2010 delle spese e delle entrate connesse alla ricostruzione e la sospensione, sempre per gli anni 2009 e 2010, del sistema di premialità per gli enti virtuosi.

Fondo antisismico (articolo 11) Istituito nello stato di previsione dell' Economia. Prevista una spesa di 44 milioni di euro per il solo 2010, più altri soldi spalmati fino al 2016.

Case nuove (articolo 2). Si autorizza il commissario delegato a provvedere alla progettazione e alla realizzazione di abitazioni "non precarie e destinate a una durevole utilizzazione", nonché delle connesse opere di urbanizzazione e servizi, per collocare le persone fisiche ivi residenti o stabilmente dimoranti in case che sono state distrutte o dichiarate inagibili, a patto, però, che non abbiano avuto assicurata altra sistemazione nell'ambito degli stessi comuni o di comuni limitrofi. Avrà a disposizione 400 milioni di euro per il 2009 e 300 milioni di euro per il 2010. Le nuove dimore, nel rispetto sostanziale dei requisiti di sicurezza sanitaria, dovranno essere caratterizzate da elevati livelli di qualità abitativa, innovazione tecnologica, protezione dalle azioni sismiche, risparmio energetico e sostenibilità ambientale. Il nuovo programma edilizio dovrà ricevere il via libera di un'apposita conferenza di servizi. Gli edifici sorgeranno in aree indicate con provvedimento del Commissario delegato, d'intesa con il presidente della regione Abruzzo e sentiti i sindaci dei comuni interessati. Specificato che il provvedimento di localizzazione comporti dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza e costituisce decreto di occupazione d'urgenza delle aree individuate. E chiarito, pure, che l'approvazione delle localizzazioni, qualora deroghi ai vigenti strumenti urbanistici, costituisce variante agli stessi e produce l'effetto della imposizione del vincolo preordinato alla espropriazione. Indennità provvisoria di occuopazione e di esproprio sarà determinata tenuto conto delle destinazioni urbanistiche antecedenti la data del terremoto del 6 aprile. Previste, poi, speciali deroghe per le procedure di affidamento degli interventi (ammesso il sub appalto nei limiti del 50 per cento) e consentito, pure, che i sindaci dei comuni interessati dagli interventi, per mantenere i livelli di residenzialità e di coesione sociale e ridurre gli oneri statali per la ricostruzione, possano dare un contributo per la riparazionme dei danni di lieve entità fino a10mila euro. Per le riparazioni di parti comuni dei condomini, il contributo comunale può arrivare a 2.500 euro per unità abitativa. Stabilito, infine, che la rpianificazione del territorio comunale dovrà avvenire garantendo, tra l'altro, un'armonica ricostruzione del tessuto urbano abitativo e produttivo..

Contributi per ricostruire (articolo 3, comma 1, lettere da a ad e ). Arrivano, al netto di eventuali risarcimenti assicurativi, contributi a fondo perduto (con le modalità su base volontaria, del credito d'imposta) e , sempre su base volontaria, finanziamenti agevolati (garantiti dallo Stato) per ricostruire o riparare la propria casa o per acquistarne una in sostituzione di quella andata distrutta. Chiarito, comunque, che il contributo é determinato per coprire integralmente le spese di riparazione, ricostruzione o acquisto di un alloggio equivalente, In questo caso, l'equivalenza é attestata dal comune. Nel caso di immobili condominiali, i fondi per riparare le parti comuni saranno assegnati direttamente all'amministratore. Previsti contributi, pure, per gli immobili destinati a uso diverso dall'abitativo se distrutti o danneggiati. Sarà Fintecna spa (su richiesta dell'interessato) a controllare le operazioni di finanziamento, sulle quali non si pagherà nessun tributo o diritto, eccetto l'Iva. Parcelle ridotte, anche, per i notai: - 80 per cento. Il saldo dei contributié vincolato alla documentazione che attesti la realizzazione degli interventi. Previsto, pure, che, le banche possano contrarre finanziamenti con la Cassa depositi e prestiti, al fineb di concedere finanziamenti garantiti dallo Stato in funzione della riduzione ulteriore del costo di tali operazioni.E' ammessa, anche, la realizzazione di complessi residenziali nell'ambito del Piano casa (legge 133/2008). Chaiarito che, comunque , il contributo e ogni altra agevolazione per la ricostruzione o la riparazione dei beni non spettano per immobili alienati dopo il 6 aprile, come, pure, che la proprietà dei medesimi beni (peri quali é stato concesso il finanziamento pubblico) non possa essere alienata per 2 anni dalla concessione del beneficio. Stabilito, inoltre, che, ferma, comunque, la totale spettanza del contributo diretto o del credito d'imposta, lo Stato, a domanda del soggetto debitore non moroso, subentra per un importo non superiore a 150mila euro nel debito derivante da finanziamenti preesistenti garantiti da immobili adibiti ad abitazione principali distrutti, con la contestuale cessione a Fintecna spa della proprietà dei beni. Il prezzo di cessione, stabilito dal Territorio, é versato direttamentev al soggetto che aveva erogato il finanziamento. Il debitore che intenda avvalersi di tale facoltà deve presentare apposita domanda a Fintecna spa. Entro un anno, poi, i comuni approvano piani di recupero e riutilizzazione delle aree acquistate da Fintecna allo scopo di favorire la ripresa delle attività economiche e sociali. Entro 3 anni, invece, i comuni possono acquistare (da Fintecna) la proprietà di tali aree non ancora edificate, a un prezzo pari a quello corrisposto al momento del primo acquisto, con la sola maggiorazione degli interessi legali..

Copertura finanziaria (articolo 18). Per il 2009, sono stanziati 1.152 milioni di euro. I restanti 7 miliardi di euro circa di finanziamenti sono spalmati fino al 2032. I soldi arriveranno da più fondi. Su tutti: il Fas, il fondo per le aree sottosviluppate.

Donazioni per l'Abruzzo (articolo 15). Previsto che il logo e la denominazione "Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della protezione civile" possano essere utilizzati esclusivamente dagli operatori ad esso appartenenti. Pene severe per chi ci specula sopra: rischia la reclusione da 1 a 4 anni. Le donazioni provenienti dall'estero serviranno per il restauro e il recupero delle opere d'arte danneggiate dagli eventi sismici.

Edifici pubblici (articolo 4). Via libera ai lavori per il ripristino del Conservatorio di musica de L'Aquila, delle caserme e degli immobili demaniali o di proprietà degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti di interesse storico-artistico danneggiati dagli eventi sismici. Verranno ricostruite, pure, strade e collegamenti ferroviari. Gli enti locali abruzzesi potranno, poi, rinegoziare i prestiti contratti al momento della data di entrata in vigore del decreto. La durata potrà essere estesa fino a un periodo non superiore a 50 anni.

Entrata in vigore (articolo 19). Il decreto "Abruzzo" entra in vigore il 28 aprile 2009, giorno della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Finanziamenti (articolo 14, comma 1). Vengono individuate le risorse occorrenti per finanziare gli interventi di ricostruzione e le altre misure di cui al presente decreto, a valere su quelle complessivamente assegnate al fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, nonché sulle risorse del fondo infrastrutture. il Cipe dovrà assegnare i soldi.

Fondo compensazione (articolo 14, comma 5). Degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente (legge 189/2008), che viene incrementato di 123 milioni di euro per il 2009 e di 270 milioni per il 2012, a valere sulle maggiori entrateb derivanti dal presente decreto.

G-8 a L'Aquila (articolo 17). Per risparmiare, ma, anche, per mettere sotto i riflettori di tutto il mondo la tragedia che ha colpito quest'angolo di Belpaese, si indica il territorio di L'Aquila quale sede del Vertice G-8, che avrà luogo nei giorni dall'8 al 10 luglio 2009. Prevista la rinegoziazione dei precedenti impegni, tenendo conto della diversa localizzazione dell'evento.

Giochi (articolo 12). Dovranno contribuire al sostegno per le zone terremotate per circa 500 milioni di euro l'anno. In arrivo, nuovi gratta e vinci pro-Abruzzo (un primo tagliando, chiamato "Gratta Quiz", è già in circolazione) e di nuove modalità di gioco per il Superenalotto. Previste ulteriori estrazioni per il Lotto, estrazioni che vengono meccanizzate ed effettuate in un minore numero di sedi. Apertura delle tabaccherie, anche, nei giorni festivi per favorire maggiori introiti. Novità, pure, per il poker on line (con l'introduzione della modalità non a torneo, finora proibita, con un'imposta del 20% sulla raccolta residua rispetto alle vincite), per le scommesse sportive (cambia la posta minima dagli attuali 3 euro a 1 euro e si alza il massimale di vincita da 10 mila a 50 mila euro). Novità, ancora, per le new slot. Viene prevista la sperimentazione delle videolotteries, macchine di nuova generazione, capaci di erogare vincite maggiori, fino a 2 milioni di euro. Gli apparecchi dovranno restituire in vincite non meno dell'85% delle somme giocate e dovranno essere sottoposte a un prelievo fiscale non superiore al 4% (per le new slot attualmente in circolazione il prelievo base è del 12,6 per cento). Sarà intensificata, pure, l'attività di contrasto al gioco illegale e all'evasione fiscale e sono previsti, inoltre, poteri di controllo più penetranti (e maggiori sanzioni) nei confronti dei gestori di macchinette da gioco.. Interventi urgenti (articolo 7). Proseguiranno fino al 31 dicembre e saranno spesati con altri 580 milioni di euro. Vigili del fuoco e polizia, impegnati nelle attività di soccorso e di superamento dell'emergenza, possono, poi, fare straordinari fino a un massimo di 75 ore mensili pro capite. La regione Abruzzo è, inoltre, autorizzata a prorogare fino al 31 dicembre tutti i contratti di lavoro a tempo determinato e di collaborazione coordinata, continuativa od occasionale, stipulati nei settori della protezione civile, della sanità e dell'informatica e in corso alla data del 6 aprile 2009.E per potenziare le attività di Protezione Civile e Vigili del Fuoco, in arrivo,1,5milioni di euro, nel 2009, e 8 milioni di euro, a decorrere dal 2010.

Investimenti immobiliari (articolo 14, comma 3). Prevista l'adozione di disposizioni volte a disciplinare, per il periodo 2009-2012, gli investimenti immobiliari per finalità di pubblico interesse degli enti previdenziali pubblici, inclusi gli interventi di ricostruzione e riparazione di immobili ad uso abitativo o non abitativo, esclusivamente in forma indiretta e nel limite del 7% dei fondi disponibili, localizzati nei territori dei comuni colpiti dal sisma. Chiarito che, comunque, l'attuazione di tali investimenti non esclude il completamento di quelli in corso, fermi i limiti e le forme di realizzazione previsti dalla normativa vigente per le iniziative già deliberate.

Lotta all'evasione (articolo 14, comma 4). Prevista l'affluenza a un apposito fondo, istituito nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'Economia, destinato all'attuazione delle misure a favore della popolazione colpita dal sisma ed alla solidarietà, delle maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione fiscale, anche internazionale, derivanti da futuri provvedimenti legislativi.

Macerie (articolo 9). Prevista l'accelerazione e la semplificazione delle procedure di raccolta, trasporto e smaltimento dei materiali derivanti dal crollo degli edifici pubblici e privati, nonché di quelli provenienti dalle attività di demolizione degli edifici danneggiati. Obiettivo: garantire la tempestiva ripresa dell'agibilità dei territori colpiti dal sisma e assicurare la continuità delle attività di smaltimento dei rifiuti urbani, evitando emergenze ambientali e igienico sanitarie nel territorio interessato dal terremoto.

Multe Antitrust (articolo 14, comma 2). Saranno destinate a garantire l'acquisto da parte delle famiglie di mobili a uso civile, di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, nonché di apparecchi televisivi e computer, destinati all'uso proprio per le abitazioni ubicate nelle aree terremotate.

Norme antimafia (articolo 16). Viene attribuito al Prefetto di L'Aquila il coordinamento delle attività finalizzate alla prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell'affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture, nonché nelle erogazioni e concessioni di provvidenze pubbliche connessi agli interventi per l'emergenza e la ricostruzione delle aree colpite dal sisma. Il prefetto può disporre accessi e accertamenti nei cantieri. Prevista, inoltre, la tracciabilità dei flussi finanziari relativi ai contratti pubblici (e ai successivi sub appalti e sub contratti) aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture e nelle erogazioni e concessioni di provvidenze pubbliche. Come, pure, la costituzione, presso la prefettura, di elenchi di forniture e prestatori di servizi, non soggetti a rischi di inquinamenti mafiosi, cui possono rivolgersi gli esecutori dei lavori di ricostruzione.

Nuove autorizzazioni per scarichi urbani (articolo 9-bis). Che possono essere rilasciate, dopo accertamenti tecnico-sanitari, ai titolari degli scarichi, anche, nel caso in cui verga accertato un danno tecnico-strutturale tale da determinare una significativa riduzione dell'efficacia depurativa dell'impianto.

Ordinanze del presidente del Consiglio dei ministri (articolo 1, comma 1). Saranno lo strumento giuridico per definire e attuare il contenuto del decreto legge. Per gli aspetti di carattere fiscale e finanziario, è richiesto il concerto del ministero dell'Economia.

Processi sospesi (articolo 5). Slittano al 31 dicembre 2009 i processi civili e amministrativi pendenti alla data del 6 aprile 2009 presso gli uffici giudiziari aventi sede nei territori terremotati. Uniche eccezioni, le cause relative ad alimenti, ai procedimenti cautelari e, in genere, quelle rispetto alle quali la ritardata trattazione potrebbe produrre grave pregiudizio alle parti. Fino al 31 luglio vengono sospesi i termini per il compimento di qualsiasi atto del procedimento da svolgere negli uffici giudiziari colpiti dal sisma. Rinvio d'ufficio, a data successiva al 31 luglio 2009, invece, per le udienze in cui le parti o i loro difensori sono soggetti residenti o con sede nei territori colpiti dal sisma. Prevista, inoltre, la sospensione dal 6 aprile fino al 31 luglio 2009 dei termini di prescrizione, decadenza e di quelli perentori, legali e convenzionali, sostanziali e processuali, anche previdenziali, comportanti prescrizioni e decadenze da qualsiasi diritto, azione ed eccezione. Relazione al Parlamento (articolo 2-bis). Che il Governo dovrà trasmettere, ogni anno, per evidenziare lo stato di avanzamento dei lavori e le modalità di utilizzo delle risorse pubbliche stanziate.

Revoca mutui (articolo 14, comma 5). Concessi dalla Cassa depositi e prestiti entro il 31 dicembre 2005 in base a leggi speciali che prevedono l'ammortamento a totale carico dello Stato e per i quali gli enti locali mutuatari non abbiano provveduto a richiedere il versamento, neanche, parziale. Con i risparmi si finanzieranno gli interventi in Abruzzo.

Riduzione spesa farmaceutica (articolo 13). Si punta a recuperare le diseconomie derivanti dal fenomeno degli extra sconti praticati sui medicinali equivalenti dalle aziende farmaceutiche a vantaggio delle farmacie, per trovare nuove risorse con cui finanziare gli interventi in Abruzzo. Prevista, tra l'altro, la riduzione del prezzo dei farmaci equivalenti del 12%, per l'anno 2009, con decorrenza dal 30esimo giorno successivo a quello della data di entrata in vigore del presente provvedimento, e il recupero, in 12 mesi, del valore degli extra sconti praticati dalle aziende farmaceutiche nel corso dell'anno 2008.

Scuole (articolo 4, commi 4 e 5). Previsto che una quota specifica di circa 110 milioni di euro del fondo Cipe di un miliardo per l'edilizia scolastica sarà destinata alla ricostruzione del Convitto Nazionale "Domenico Cutugno" de L'Aquila e delle scuole colpite dal sisma. Stabilito, inoltre, che tutte le risorse nazionali aggiuntive del ministero dell'Istruzione per gli arredamenti scolastici siano destinate alle scuole abruzzesi. Stanziate, anche, nuove risorse al fine di assicurare la ripresa delle attività didattiche e delle attività dell'amministrazione scolastica.

Sostegno al reddito e all'economia (articolo 8). Stabilita la proroga dell'indennità ordinaria di disoccupazione, con riconoscimento della contribuzione figurativa, e di un indennizzo in favore dei collaboratori coordinati e continuativi (in possesso dei requisisti indicati dal decreto), dei titolari di rapporti agenzia e di rappresentanza commerciale, dei lavoratori autonomi, ivi compresi i titolari di attività di impresa e professionali, iscritti a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza, che abbiano dovuto sospendere l'attività a causa degli eventi sismici. Esclusi, poi, dalla definizione di reddito di lavoro dipendente, i sussidi occasionali, le erogazioni liberali o i benefici concessi dai datori di lavoro privati a favore dei lavoratori residenti nei comuni colpiti dal sisma, nonché dai datori di lavoro privati operanti in tali territori, a favore dei propri lavoratori, anche non residenti nelle aree colpite dal sisma. Prevista, pure, la non applicazione delle sanzioni amministrative per inadempimenti in materia di lavoro e fiscale e, ancora, l'estensione della sospensione dal versamento dei contributi e dei premi per l'assicurazione obbligatoria alle imprese e ai lavoratori autonomi che alla data del 6 aprile 2009 erano assistiti da professionisti operanti nei comuni interessati dagli eventi sismici. Stanziati, poi, 12 milioni di euro per costruire e attivare residenze per anziani e per nuclei monoparentali madre bambino e per i servizi socio-educativi per la prima infanzia.

Stop ai pagamenti (articolo 6). Di bollette, tasse e rate dei mutui e dei finanziamenti, con la previsione che gli interessi attivi relativi alle rate sospese concorrano alla formazione del reddito d'impresa, nonché alla base imponibile dell'Irap, nell'esercizio in cui sono incassati. Previsto, anche, il differimento dell'esecuzione degli sfratti e la sospensione dei termini di scadenza, ricadenti o decorrenti nel periodo che va dal 6 aprile al 31 luglio 2009, dei vaglia cambiari, delle cambiali e di ogni altro titolo di credito avente forza esecutiva. I nuovi provvedimenti dovranno disciplinare la rideterminazione della sospensione e la ripresa della riscossione dei tributi, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria sospesi. Come, pure, le modalità di attuazione del Piano di rientro dei disavanzi sanitari. Prorogato, invece, l'eventuale termine di validità delle tessere sanitarie e il termine per le iniziative agevolate a valere sugli strumenti della programmazione negoziata e per le altre misure di incentivazione di competenza del ministero dello Sviluppo economico.

Stop proroghe antisismiche (articolo 1 bis). Cancellata la proroga al 30 giugno 2010 dell'entrata in vigore delle norme antisismiche per le costruzioni. Saranno operative dal 1 luglio 2009, praticamente in concomitanza con la conversione in legge del dl Abruzzo da parte del Parlamento.

Territori interessati (articolo 1, commi 2 e 3). Gli interventi di aiuto e sostengo riguarderanno, in prima battuta, i comuni interessati dagli eventi sismici che hanno colpito la regione Abruzzo a partire dal 6 aprile e individuati nel decreto del Commissario delegato n. 3 del 16 aprile scorso. A beneficiarne, i residenti, le imprese operanti e gli enti aventi sede in tali zone. Indennizzi, contributi e finanziamenti potranno, poi, essere estesi, anche, a beni localizzati al di fuori dei comuni terremotati, a patto, però, che si dimostri (con una perizia giurata) la sussistenza del nesso di causalità tra danno subito ed evento sismico. Verifiche antisismiche (articolo 11, commi da 1 a 3). Effettuate, in tempi brevi, dalla Protezione civile, in collaborazione con gli enti locali interessati. Serviranno per la realizzazione di interventi di riduzione del rischio sismico di immobili, strutture e infrastrutture prioritariamente nelle aree dell'Appennino centrale.

Il "gratta e vinci" della politica dei misteri...

sabato 20 giugno 2009

HOME...

HOME si vede "cliccando" 2 volte su HOME( english whith subtitles), oppure cercatevelo voi....
http://www.youtube.com/watch?v=jqxENMKaeCU&feature=player_embedded

Io non volevo svegliarti così...

venerdì 19 giugno 2009

giovedì 18 giugno 2009

mercoledì 17 giugno 2009

LA FAVOLA AL CONTRARIO II PARTE (forse)

Vedi?
Vedi ora nel buio del quadro della tua stessa morte?
In quell'interminabile momento, che fù la vita?
Tra gl'interstizi di questa vernice, lebile sulla tela, indelebile sulla vita?
Ora dimmi, se te sei colei la quale osi affrontare tanto disaccordo,
se pure mille paure, ostacoli, maschere e orribili bruttezze,
sono il quotidiano sostentamento del tuo giornale.
Allora spenditi in un bacio, ma di quelli che neppure in sogno osasti.
Ed ogni dubbio affogherai nella certezza, in quella luce che il guardiano è maestro,
ornando l'orizzonte di bellissime luci, ed orribili silenzi.


danijel




Sei tu forse l’amore?
La casualità di una luce, che s’accende sulla torre d’un convento?
Ripetitiva illusione Come la ragione
Come il vento delle cose Come il susseguirsi della vita
Sicura ed esile come sabbia
Una carezza di barlume
Cosmico nutrimento
Gassoso cedimento
Metrica posizione tra luce e buio
In quello spazio di speranza
Tutta la vita

danijel©opy 17/6/09 12,55

martedì 16 giugno 2009

LA FAVOLA AL CONTRARIO (segue)?

La favola al contrario
Rampollo di un casato nobiliare, che ogni cosa m’era familiare, ogni fanciulla sognava d’essermi regina, ogni tristezza cancellata con la moneta della sicurezza, ogni prigione aperta con la chiave del potere, ogni incertezza affogata nella carezza dell’oblio, ogni fiore o profumo era nel bosco del mio sconfinato podere, ogni colore ed aquilone nel cielo sopra il mio prato, giocava a rompicollo fino a render satollo il mio sguardo annoiato, ogni grotta o “cacciata” mi conduceva ad un tesoro, ogni sentiero portava al mio maniero, ogni strada, al bordo, una fata ad indicarmi il sorriso, nelle stalle i miei cavalli bianchi, alti e forti come querce, mangiavano meglio dei beceri bifolchi, che li accudivano e ai loro calci si zittivano per paura, che in qualche modo, io potessi saper di loro e lasciarli senza cena, loro, i suoi figli e le loro vecchie madri, ogni passante sapeva dove nacqui e con inchini buffi, ricoprivano la melma del sentiero, con stracci di mantelli ch’io non la vedessi. Il vento stesso, si prodigava d’estate, a non farmi soffrir calura, e l’inverno le mie greggi, si prodigavano con gli scardassieri ed i tessitori, a produrmi lana buona e nuovi mantelli per proteggermi dal gelo, ogni lampo dei temporali, riduceva il buio del mio casale, illuminando le alte torce di rame, collegate a scintille, al mio passaggio, il ponte levatoio s’apriva al mio tacito ed inconfondibile passaggio, al fine di non sozzare la mia cavalcatura con le sanguisughe che infestavano gli acquitrini. Così, fosse notte, giorno, inverno o estate, mi dirigevo con il cavallo, fin nella mia stanza da letto, crollavo nel materasso e solo rimanevo a contemplare l’infelicità dei miei pensieri.
Questa mia vita, ripetevo amareggiato dalla sua monotonia, fino ad un ieri. Incontrato un menestrello, una specie di musicante, ebbi noncurante passione pel temporale che infracidiva la sua chitarra, lo tirai su d’istinto, quasi fosse la sua forza a darmi l’invito, e cavalcando, lo condussi nel mio letto asciutto.
Da quella notte cambiò tutto.
Poche parole e potevo cacciarlo a cinghiate,
invece, attirato delle strane cicatrici che aveva sul corpo e sulle braccia, m’interessai dei suoi racconti.

Cominciò senza premesse: “Questo mondo sta morendo”
Dormì tutta la notte ed il giorno, senza mangiare ne lavarsi, tutt’un sonno, ed io ad aspettare. Quasi l’ammazzo, poi ci ripenso e l’aspetto, seduto ai piè del letto, talmente incuriosito da quella strane forme disegnate a fuoco nella sua pelle. Passai la notte a fare strane congetture, ammaliato dalle sue ferite, che pure qualcosa avea da dire, che giammai ebbi a meravigliarmi, come per la sua strana noncuranza di dormire in una stanza, che certo e presto sarebbe divenuta la sua condanna. Io potevo parimenti, render ricco e libero, o schiavo e morto. E in questa attesa vidi, nei miei pensieri, me stesso. La sua frase mi si ripeteva nella mente. Verso l’alba ebbi un sogno in dormiveglia, vidi una donna, correva nei miei pressi senza raggiungermi mai, poi mi svegliai. Orribile silenzio della notte, quante volte mi hai fatto compagnia? Eppure quella era disuguale, terribilmente immateriale. Sapevo, senza dirlo, che dipendeva del suo risveglio. Lo guardavo bofonchiare, forse sognare, satollo di stanchezza e strada, m’avvicino con l’orecchio, che parve aveva sussurrato, che : “ CHE FAI!”, m’urlò dentro l’orecchio. Saltai tanto e tanto per lo spavento, che infilai il mio corpo bello e buono, nello spadone riposto fuori dal fodero, e vidi la mia vita dimenarsi, “ECCO” urlo! “TE L’AVEVO DETTO!” “QUESTO TUO MONDO STA’ MORENDO!”

(danijel) APPUNTO,

SEGUE.

domenica 14 giugno 2009

...messaggi nella bottiglia...

Tettonica quaternaria nell'Appennino centrale e caratterizzazione
dell'attività di faglie nel Pleistocene superiore-Olocene
F. Galadini, P. Messina, A. Sposato
CNR - Istituto di Ricerca sulla Tettonica Recente, Roma (e-mail: galad@irtr.rm.cnr.it)
1 Introduzione
Nell'ambito delle attività del GNDT, l'IRTR ha svolto ricerche finalizzate alla
individuazione e caratterizzazione dell'attività di faglie nell'Appennino centrale. A
tale scopo sono state portate a termine analisi geomorfologiche, stratigrafiche,
geologico strutturali e paleosismologiche. Le indagini hanno consentito di
quantificare l'attività delle faglie analizzate in termini di ratei di movimento,
cinematica, tempi di ricorrenza per terremoti di elevata magnitudo, ecc.
La definizione di un quadro strutturale riferibile al regime tettonico in atto è
altresì il risultato di anni di ricerche finalizzate alla ricostruzione dell'evoluzione
geologica e tettonica quaternaria in varie aree dell'Appennino centrale. Queste
ricerche hanno messo in luce la complessità della storia tettonica quaternaria
dell'Appennino centrale, caratterizzata da un evidente cambiamento cinematico nel
Pleistocene. E' probabilmente a causa di questa recente variazione del regime
tettonico che alcune faglie ora non più attive presentano ancora le caratteristiche
morfologiche tipiche di quelle attive, a fronte della minore "visibilità" di faglie attive
da non più di alcune centinaia di migliaia di anni.
Di seguito vengono proposti i risultati delle ricerche svolte in aree significative
dell'Appennino centrale e la sintesi a scala regionale dell'evoluzione tettonica
quaternaria. Si tenga presente che gli studi eseguiti nella zona umbro-marchigiana
interessata dalla sequenza sismica del 1997-98 sono stati oggetto di un apposito
lavoro (Messina et al., in stampa) eseguito nell'ambito del progetto 6a.2 (responsabile
L. Peruzza) a cui si rimanda per i dettagli.
2 Faglia dei Monti della Laga
Questa faglia normale (la cui attività recente è già stata ipotizzata nei lavori di
Calamita e Pizzi, 1992 e Cello et al., 1997), lunga 30 km e con direzione NW-SE è
stata responsabile della formazione di due depressioni intermontane, i bacini di
Amatrice e Campotosto.
L'intero rilievo è costituito da rocce argilloso-arenacee della formazione della
Laga ed il versante, nonostante la litologia non "conservativa" è caratterizzato dalla
presenza di una scarpata di faglia lungo la quale è esposto (nel settore più
meridionale) il contatto tra il substrato argilloso e depositi detritico-colluviali
deformati.
Per quanto concerne l'attività quaternaria, le porzioni corrispondenti ai bacini
di Amatrice e di Campotosto sembrano essere state caratterizzate da una differente
storia tettonica. Per quanto riguarda il primo dei bacini menzionati, la sua evoluzione
nel Pleistocene inferiore (testimoniata dalla deposizione di sedimenti lacustri ed
alluvionali; Cacciuni et al., 1995) è da riferire all'attività della struttura bordiera
2
durante il Quaternario inferiore. I depositi pleistocenici più antichi sono dislocati e
basculati (Cacciuni et al., 1995), mentre il top della successione del Pleistocene
inferiore è interessato da una dislocazione verticale dovuta all'attività della faglia
della Laga pari a soli 20-30 m. Ciò suggerisce che l'attività della faglia in questo
settore sia terminata durante il Pleistocene, o sia caratterizzata da ratei di movimento
estremamente ridotti.
Fig. 1 - a) Schema geomorfologico dell'area di Campotosto; b) profilo topografico longitudinale al
terrazzo dell'area evidenziata con il numero 1 nella figura a.
La porzione di Campotosto della faglia della Laga borda un bacino nel quale
sono stati osservati depositi alluvionali non più antichi del Pleistocene superiore, sui
quali sono sovrimposti estesi terrazzi di erosione (Fig. 1). La mancanza di depositi
riferibili al Quaternario antico probabilmente indica che questa porzione del bacino si
è formata ed evoluta in tempi successivi al bacino di Amatrice. Depositi e forme del
Pleistocene superiore-Olocene che interessano le valli secondarie che attraversano la
3
faglia della Laga sono dislocati. La dislocazione è facilmente visibile su un terrazzo
(Fig. 1b) la cui formazione è avvenuta dopo la deposizione di sedimenti lacustri
datati a 33120±470 BP (età radiocarbonio) e prima della deposizione di sedimenti
alluvionali datati a 9824-9045 BC (età radiocarbonio calibrata). Questo terrazzo,
dislocato da tre piani di taglio paralleli facenti parte della struttura in oggetto,
presenta un rigetto verticale pari a 21 m.
A sud del bacino di Campotosto, lungo il fiume Vomano, non sono stati
osservati depositi quaternari. Tuttavia, lembi di superfici relitte interessano la zona di
hangingwall della faglia. Queste superfici sono pressoché assenti nella parte di
footwall, sebbene la litologia a cavallo della faglia sia praticamente la stessa. Questa
diversità è probabilmente il risultato della continua subsidenza relativa del settore
ovest rispetto al settore est, in sollevamento relativo. Considerando che la formazione
di terrazzi nella parte di hangingwall è occorsa anche in tempi recenti (probabilmente
durante il Pleistocene superiore, considerando che il terrazzo più recente è posto
pochi metri al di sopra dell'attuale fondovalle), i movimenti della faglia che hanno
condizionato l'evoluzione geologica del settore della valle del Vomano devono essere
considerati persistenti anche durante il tardoquaternario.
Dati sulle dislocazioni recenti, elaborati da Galadini e Galli (in stampa),
permettono di valutare un rateo minimo di movimento verticale pari a 0.30-0.36
mm/a.
I dati disponibili, pertanto, evidenziano che sensibili dislocazioni di superficie
interessano la faglia della Laga nel settore meridionale durante il Pleistocene
superiore-Olocene e non nel settore corrispondente al bacino di Amatrice. Evidenze
di attività nel periodo sopra indicato riguardano perciò una porzione di lunghezza
pari a circa 20 km della faglia in oggetto.
3 Sistema di faglie dell'alta valle dell'Aterno
Il sistema è composto da quattro segmenti di faglia (M. Pettino, M. Marine,
Capitignano e San Giovanni), disposti en-echelon, tre dei quali sono responsabili
dell'evoluzione di altrettanti bacini (rispettivamente bacino di L'Aquila, di Pizzoli-
Arischia e di Montereale; Fig. 2).
La porzione nord-occidentale della faglia di Capitignano (lunghezza di circa 8
km) mette a contatto il flysch argilloso-arenaceo miocenico con depositi di versante e
colluvi non datati. Nonostante sia impostata su rocce argilloso-arenacee facilmente
erodibili, la scarpata di faglia si presenta estremamente evidente, a testimonianza
dell'attività recente di questa struttura. La porzione sud-orientale (lunghezza pari a
circa 10 km) interessa il substrato carbonatico miocenico ma, al contrario della
porzione nord-occidentale, non presenta evidenze di attività recente e non interessa,
con dislocazioni, i depositi quaternari. Recenti studi sulle successioni di superfici
relitte plio-quaternarie presenti estesamente nell'area confermano che a questa
porzione della faglia di Capitignano non è riferibile significativa attività nel corso del
Quaternario (Basili, 1999).
4
Le faglie più meridionali (M.
Marine e M. Pettino) sono caratterizzate
da evidenti scarpate di faglia su rocce
carbonatiche. Il piano di faglia, quasi
sempre esposto lungo la scarpata e
sovente accompagnato da un'ampia
fascia cataclastica, mette in contatto il
substrato carbonatico con i depositi di
versante stratificati. Le strie presenti sul
piano di faglia mostrano movimenti
verticali lungo la faglia del M. Pettino e
movimenti leggermente obliqui sui
piani di faglia del M. Marine. In alcuni
casi i depositi di versante, datati
31.710±760 e 23.330±300 con il
metodo del radiocarbonio, sono
chiaramente dislocati, a conferma
dell'attività almeno suprapleistocenica
già indicata da Blumetti (1995).
La faglia di M. Marine è
caratterizzata da un'evoluzione simile a
quella di Capitignano. L'intera faglia è
infatti lunga circa 14 km, ma solo la sua
porzione sud-orientale (circa 9 km)
presenta evidenze di movimenti recenti.
Anche in questo caso l'analisi delle
superfici relitte mostra che la porzione
nord-occidentale della faglia non presenta significative dislocazioni quaternarie,
mentre la porzione sud-orientale, responsabile della formazione e dell'evoluzione del
bacino di Arischia, è stata attiva anche in tempi storici (Blumetti, 1995).
L'attività recente della faglia di San Giovanni, ubicata tra le faglie di
Capitignano e M. Marine, va riferita esclusivamente alla porzione più meridionale
della struttura, lungo la quale brecce riferibili alla formazione delle Brecce di
Bisegna (Pleistocene inferiore, parte alta; Bosi e Messina, 1991) sono state deformate
e basculate. Verso nord-ovest la faglia non interessa né i depositi recenti del bacino
di Montereale né un esteso paleo-paesaggio (presente a nord di Montereale) più
antico della formazione del bacino stesso.
In base alla dislocazione dei depositi del Pleistocene superiore da parte della
faglia di M. Marine, Galadini e Galli (in stampa) hanno calcolato un rateo minimo di
movimento verticale pari a 0.25-0.43 mm/a. Per la faglia del M. Pettino la
dislocazione di un terrazzo riferibile al Pleistocene superiore consente di ipotizzare
un rateo di movimento verticale pari 0.47-0.86 mm/anno (Galadini e Galli, in
stampa).
Fig. 2 - Schema strutturale relativo alle faglie
quaternarie dell'alta valle dell'Aterno.
5
4 Allineamento di faglie Vallelonga-Valle del Salto
Il settore occidentale del bacino del Fucino e l'area a NW di questo sono
interessati da quattro faglie allineate, con direzione NW-SE: le faglie della
Vallelonga, di Trasacco, dei Monti della Duchessa e della valle del Salto. Tutte le
strutture menzionate sono caratterizzate da attività quaternaria.
La faglia della Vallelonga è stata responsabile dell'evoluzione quaternaria della
depressione da essa bordata, sostanzialmente un'ampia valle che drena verso la Piana
del Fucino. In base a dati geofisici (Ente per la Valorizzazione del Fucino, 1957), la
depressione è riempita da circa 150-200 metri di depositi continentali e la geometria
del bacino può essere assimilata ad un semi-graben. La faglia è tuttavia sigillata da
depositi alluvionali del Pleistocene superiore nel settore settentrionale (Giraudi,
1988). Inoltre, depositi di conoide alluvionale probabilmente riferibili al Pleistocene
medio, alimentati dal versante sinistro della valle, mostrano una giacitura primaria
senza alcuna evidenza di deformazione. Considerando che questi depositi sono stati
osservati nella porzione più stretta della depressione, in prossimità dell'espressione
superficiale della faglia, il ritrovamento degli stessi in giacitura primaria è un
ulteriore indizio dell'assenza di attività tardoquaternaria lungo la faglia della
Vallelonga.
A nord della Piana del Fucino, la faglia dei Monti della Duchessa è stata
responsabile dell'evoluzione strutturale del bacino di Corvaro durante il Pleistocene
inferiore (Bosi e Federici, 1993). Lembi di superfici relitte sono notevolmente diffusi
nell'area interessata dalla faglia, sia nel footwall che nell'hangingwall. Tali superfici
rappresentano porzioni di terrazzi di erosione che interessano sia il substrato marino
(carbonatico e argilloso-arenaceo) che i depositi continentali plio-quaternari. Chiarini
et al. (1997) hanno cartografato le superfici relitte nell'intero settore dei Monti della
Duchessa ed hanno ipotizzato che la faglia in oggetto è stata responsabile della
dislocazione di superfici riferibili al Pliocene-Pleistocene inferiore ma è sigillata da
quelle del Pleistocene medio. In base a questi dati gli autori hanno concluso che
l'attività della faglia è terminata all'inizio o prima del Pleistocene medio.
La faglia della valle del Salto ha condizionato l'evoluzione del bacino ad essa
adiacente dal Pliocene; sedimenti continentali pliocenici e quaternari depostisi all'interno
del bacino sono chiaramente dislocati. Per quanto riguarda il tardoquaternario,
evidenze di attività recente sono state osservate soltanto lungo una porzione di
faglia lunga circa 4-5 km, in corrispondenza di una vistosa scarpata di faglia in roccia
già segnalata da Bosi (1975) e Bosi et al. (1993). L'evidenza dell'attività recente è,
tuttavia, riferibile agli effetti di movimenti gravitativi profondi di versante (Fig. 3),
responsabili del basculamento di depositi di versante. Come risultato della deformazione
gravitativa, brecce del Pleistocene inferiore e superiore mostrano pendenze
verso la faglia fino a 45°. Per quanto riguarda le altre porzioni della struttura, la presenza
di sporadiche scarpate di faglia riferibili a processi di morfoselezione e
l'assenza di dislocazioni su depositi tardoquaternari consentono di considerare non
attivo questo segmento di faglia.
I dati paleosismologici pubblicati da Galadini e Galli (1999) evidenziano invece
un'attività persistente della faglia di Trasacco nel corso dell'Olocene; ad essa è
6
riferibile fagliazione di
superficie legata al terremoto
del 1915 (Ms=7.0 in
Camassi e Stucchi, 1997).
In base ai dati paleosismologici,
la faglia è responsabile
della dislocazione
della successione
lacustre recente del bacino
del Fucino, depositata tra
la parte finale del Pleistocene
superiore e il XIX
secolo (prima del prosciugamento
del lago) e di un
canale di drenaggio di età
romana.
I dati acquisiti sull'allineamento
di faglie tra
la Vallelonga e la Valle
del Salto (lungo complessivamente
circa 85 km) evidenziano che soltanto una porzione minore di questo (faglia
di Trasacco, lunga ca. 7 km) può essere considerata attiva nel Pleistocene superiore-
Olocene. Il termine dell'attività delle altre strutture è probabilmente da riferire
al Pleistocene medio, in base alle osservazioni di Chiarini et al. (1997) sui Monti
della Duchessa e in base a dati sull'evoluzione quaternaria dell'area marsicana (vedi
sotto). La persistenza dell'attività lungo la faglia di Trasacco è legata al ruolo di faglia
secondaria che essa ricopre nell'architettura del bacino del Fucino (Galadini e
Messina, 1994). Per questa faglia è stato stimato un rateo di movimento verticale pari
a 0.27-0.29 mm/a, simile a quello delle strutture principali che hanno guidato l'evoluzione
del bacino e che lo bordano verso est. Questo dato testimonia che la faglia di
Trasacco contribuisce significativamente alla deformazione estensionale complessiva
del bacino del Fucino.
5 Sistema di faglie dell'area di Colfiorito (in coll. con P. Galli, Servizio Sismico
Nazionale)
I bacini di Colfiorito e Cesi - San Martino sono caratterizzati dalla presenza,
sul bordo orientale, di due importanti strutture tettoniche (lunghe rispettivamente 8 e
7 chilometri) considerate attive e capaci di produrre rotture superficiali (Cello et al.,
1997).
Durante la sequenza sismica che da Settembre 1997 ad Aprile 1998 ha colpito
una vasta area dell'Appennino umbro-marchigiano, ricercatori di diverse istituzioni
scientifiche hanno eseguito rilievi di campagna al fine di individuare eventuali rotture
di superficie manifestatesi nella zona epicentrale ed in particolare lungo le faglie
che bordano i suddetti bacini. Le rotture superficiali individuate sono state interpre-
Fig. 3 - Schema geomorfologico della valle del Salto nell'area
di Fiamignano.
7
tate da alcuni autori come il risultato di fenomeni gravitativi, da altri come fenomeni
di origine tettonica (Basili et al., 1998; Cello et al., 1998; Cinti et al., 1999).
Gli studi geologici e geomorfologici portati recentemente a termine in queste
aree hanno permesso di ricostruire l'evoluzione geologica e tettonica quaternaria e
sono risultati determinanti per delineare il quadro sismotettonico in cui è inserita
l'attuale sismicità (Messina et al., in stampa).
Sono state evidenziate due differenti successioni di superfici relitte che
individuano chiaramente due settori separati tra loro dalle faglie poste al margine
orientale dei bacini intermontani. Le differenti caratteristiche geomorfologiche dei
due settori sono da imputare all'attività delle faglie bordiere dei bacini fino al
Pleistocene inferiore – Pleistocene medio parte bassa.
Nel bacino di Cesi - San Martino i depositi attribuiti al Pleistocene inferiore
(Ficcarelli e Mazza, 1990; Ficcarelli e Silvestrini, 1991; Ficcarelli et al., 1990 e
1997) sono deformati e basculati verso est a causa dell'attività della faglia che borda
ad oriente il bacino stesso. I successivi depositi continentali, a partire da quelli
riferibili al Pleistocene medio (424 K anni - metodo Ar/Ar; Ficcarelli et al.,1997),
non mostrano invece deformazioni significative.
Nel bacino di Colfiorito i dati di sottosuolo evidenziano la presenza di due
depressioni, la maggiore delle quali è spostata verso ovest di alcuni chilometri
rispetto alla faglia principale. Ciò indica una geometria sensibilmente diversa e più
complessa di quella che caratterizza i semi-graben tipici dell'Italia centrale, la cui
evoluzione tettonica è da imputare all'attività di faglie bordiere generalmente
immergenti verso sud-ovest. Lungo il bordo del bacino sono presenti due terrazzi (il
più antico ha un'età di 24.150±120 anni B.P. - datazione radiocarbonio) che si
estendono alle stesse quote su un’area piuttosto ampia, e che sigillano la faglia che
borda il bacino sul lato orientale. Questi dati consentono di escludere che
successivamente a circa 24.000 anni ci siano state significative rotture superficiali
connesse con l'attività tettonica.
Un punto fondamentale è rappresentato dall'origine della sella che separa il
bacino di Colfiorito dalla valle del Chienti. Essa è stata in passato ritenuta l'evidenza
più diretta dell'attività recente della faglia che borda il bacino verso est. Recenti scavi
eseguiti per la realizzazione di opere idrauliche hanno invece evidenziato che la
formazione della soglia orientale del bacino è in gran parte da riferire alla presenza di
un imponente accumulo franoso.
I dati disponibili consentono di ipotizzare che lungo le faglie che bordano i bacini
di Colfiorito e Cesi - San Martino si è verificata una diminuzione dell’attività
tettonica a partire dal Pleistocene medio. Infatti, mentre sino al Pleistocene medio
l'attività delle faglie ha direttamente coinvolto i depositi continentali con dislocazioni
e fenomeni di basculamento, a partire dal Pleistocene medio e durante il Pleistocene
superiore la deformazione tettonica si è manifestata solo attraverso deformazioni
continue che hanno comportato il ribassamento delle porzioni più interne dei bacini.
La deformazione sul lungo periodo è in accordo con le deformazioni osservate sia
con livellazioni geodetiche (Basili e Meghraoui, 1999) che con analisi di interferometria
radar (Stramondo et al., 1999) durante e dopo la sequenza sismica del 97/98,
8
le quali evidenziano il ribassamento di alcuni centimetri delle zone più depresse dei
bacini.
Pertanto, i dati acquisiti fanno ipotizzare che l'evoluzione tettonica recente
dell’area sia il risultato dell’effetto cumulato di eventi sismici simili a quelli del
97/98. Per quanto concerne aspetti di pericolosità sismica, gli studi geologici
consentono di attribuire alle strutture indagate una magnitudo massima attesa non
superiore a 6.
6 Cambiamento del regime tettonico nei settori marsicano e aquilano
dell'Appennino abruzzese durante il Pleistocene
I dati acquisiti nel corso di ricerche pluriennali in questo settore dell'Appennino
centrale, hanno evidenziato un
probabile cambiamento del
regime tettonico durante il
Pleistocene (Galadini, 1999).
I dati disponibili mettono
in luce le nuove caratteristiche
della cinematica del settore
investigato dell'Appennino
centrale a partire dal Pleistocene
medio. Alcune faglie normali
con direzione NW-SE (faglie
della Valle di Liri e della Valle
di Salto) non mostrano evidenze
di significative dislocazioni in
superficie dall'inizio del
Pleistocene medio (Carrara et
al., 1995; Chiarini et al., 1997).
Contemporaneamente, faglie con
direzione NW-SE e NNW-SSE
risultano caratterizzate da
movimenti da orizzontali sinistri
a obliqui sinistri (Fig. 4).
La componente orizzontale
del movimento decresce da S a N; le faglie dell'alta valle del Sangro mostrano
infatti una cinematica trascorrente sinistra che interessa depositi riferibili alla parte
alta del Pleistocene inferiore (Galadini e Messina, 1993) mentre la faglia di M.
Marine (sistema dell'alta valle dell'Aterno) è caratterizzata da una minore
componente obliqua sinistra (Galadini, 1999). Tra queste due strutture, la faglia di
Ovindoli - Pezza presenta una cinematica obliqua sinistra con rapporto di circa 1 a 1
tra la componente orizzontale e quella verticale (Giraudi, 1995).
Fig. 4 - Faglie ad attività quaternaria nei settori
marsicano ed aquilano dell'Appennino centrale.
9
A partire dal Pleistocene medio, invece, le faglie con direzione da N125 ad EW
sono state caratterizzate da una cinematica esclusivamente normale, testimoniata
(oltre che da indicatori cinematici sui
piani di faglia) dai massimi valori di
rigetto verticale in corrispondenza di
bacini intermontani (Pescasseroli, Piano
di Pezza, L'Aquila).
L'evoluzione strutturale delineata
rappresenta uno degli ostacoli principali
ad una rapida definizione del quadro
strutturale relativo alla tettonica attiva in
Appennino centrale. L'attività durante il
Pliocene-Pleistocene inferiore di faglie
non più attive generalmente impostate su
substrato carbonatico è all'origine della
persistenza di forme tipiche di contesti
tettonici ad attività recente. Per contro,
l'attuale regime tettonico, impostatosi da
alcune centinaia di migliaia di anni, non
ha ancora prodotto forme e lasciato segni
geologici di immediata individuazione
che consentano di differenziare le
strutture attive da quelle inattive.
Dal punto di vista metodologico, i
risultati ottenuti confermano che
l'esclusivo ricorso ad osservazioni di tipo
morfologico (ad esempio la presenza di
evidenti scarpate di faglia in roccia) può
spesso risultare fuorviante nella definizione dell'attività recente delle faglie. A parere
degli scriventi, infatti, solo l'integrazione di osservazioni stratigrafiche,
geomorfologiche e strutturali finalizzate alla ricostruzione dell'evoluzione geologica
e tettonica che comprenda un arco di tempo sufficientemente ampio (possibilmente
l'intero Quaternario) consente di giungere a definire un attendibile schema strutturale
relativo al regime tettonico in atto.
7 Faglie attive nell'Appennino centrale
La sintesi delle indagini geologiche, geomorfologiche e strutturali, integrate
con i dati di analisi paleosismologiche effettuate dall'IRTR in collaborazione con il
Servizio Sismico Nazionale (P. Galli) e disponibili in letteratura è stata elaborata da
Galadini e Galli (in stampa). La Figura 5 e la Tabella 1, prese dal citato lavoro,
sintetizzano le conoscenze sulle caratteristiche geometriche e cinematiche delle
faglie attive dell'Appennino centrale.
Fig. 5 - Faglie attive nel Pleistocene superiore-
Olocene nell'Appennino centrale. Per la
denominazione delle faglie ed i parametri
caratterizzanti la loro attività si veda la tabella
1.
10
FAGLIA
Lunghezza del
sistema di faglia
Rateo di movimento
verticale
(mm/a)
Rateo di movimento
verticale minimo
(mm/a)
Rateo di movimento
verticale massimo
(mm/a)
Intervallo cronologico
(età riportata-Presente)
Intervallo di ricorrenza di
eventi di fagliazione
(anni)
Intervallo temporale trascorso
dall'ultimo evento di M=6.5 -7.0
(anni)
M. Vettore (1) 18 0.25-0.3 12000 BP =1,650
Norcia (2) 27 0.2 0.1 Ma 296 (al 1999)
Laga (3) 18 0.7 -0.9 1 0.3 -0.362
120000-30000 BP
26395-6175 a.C.
>1,000
Alta valle dell'Aterno (4) 25 0.47-0.86 0.25-0.43 31710±760 BP
23330±300 BP
296 (al 1999)
Assergi (5) 21 >1,000?
M. Cappucciata-
M.S.Vito, Campo Imperatore (6) 30 0.67-1 18000-13000 BP 2,500-7,000 >1,000
Campo Felice-Colle Cerasitto (7) 16 1.1 1 0.8 -1.3 2
118000 BP
20.25 Ma
650 (al 1999) se responsabile del
terremoto del 1349
Ovindoli-Pezza (8) 12-20
0.8 -1.2 1
1.2 -2.3 2
17000 BP
27000-10000 BP
2,760-3,200 700-1130
Media valle dell'Aterno (9) 21 0.33-0.43 1.5 Ma >1,000
M. Morrone (10) 20 0.5 -0.66 0.9 -1.0 Ma
1800? in base a dati
archeosismologici
Fucino (11) 33 0.7 -0.8 1 0.4 -0.5 2
0.37-0.433
10.8 -1 Ma
219100±650 BP
30.4 Ma
1,400-2,600 84 (al 1999)
Aremogna-Cinquemiglia (12) 16 0.3 -0.5 112000-6500 BP 1,000-4,000 2800-970
Alta valle del Sangro (13) 20 0.17-0.21 0.8 -1 Ma =1,000
Tab. 1 - Faglie attive nell'Appennino centrale e relativi parametri caratterizzanti l'attività. La geometria di superficie è desumibile dalla Figura 5.
11
Bibliografia
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...pure in Giappone???

Ionosfera?...ma...l'INFN!!!???

Rispolveriamo dei pod del grande Claudio...

sabato 13 giugno 2009

...LA "LORO" teledeviatidipendenti...talmente intossicati che non si accorgono della realtà...(e sempre qualcosa gli è dovuta)

Televisione — E', fra le droghe elettri-
che, la più conosciuta. Il suo uso non è
considerato reato ed è questa la ragione
della sua diffusione in tutte le classi di
età, anche se il suo consumo tende sem­
pre di più a restringersi fra le categorie
sociali più povere e disalfabetizzate. Il
suo principio attivo proietta i soggetti
alla quale è stata somministrata nel tem­
po e nello spazio spettacolare. Cioè i sog;
getti durante lo stadio allucinatorio si
identificano con la realtà dell'inforinazio­
ne elettrica venendo ad allontanarsi da'-
la realtà quotidiana nella quale sono co­
stretti a vivere. La televisione comporta
una forte dipendenza psichica, superiore
a quella delle anfetamine, i sintomi."
1
carenza si manifestano molto dolorosi e
in genere comportano atti di violenz
gratuita. ,

E' provato che la televisione oltre a ' sioni cerebrali di difficile guarigione e ^ regressioni alfabetiche comporta ancne fissarsi degli stati paranoici societari, e il soggetto tende sempre di più a PeI?sLj. come un soggetto attivo della società '^ la quale vive e a credere ciecamente j l'informazione elettrica come l'unica_r tà che vale la pena di conoscere m 0.. „,; to realtà socializzata e pianificata., stati d'intossicazione acuta, infine, getto identifica completamente la SÌO,,* televisiva come la unica realtà p°f . C0-caricandola anche di valori particela

tge> per esempio, quello della veridicità. Le 'similitudini che il comportamento del droga*0 televisivo ha con il drogato reli­gioso sono molte, non a caso, questa f immacolata concezione elettrica » è ve­nuta in molti focolari domestici a sosti­tuii"6 quella di buona memoria storica.



INSOMMA: io credo di aver finito i soldi, quì se magnano pure i sassi che sò rimasti, se credete alle donazioni televisive, fate pure, altrimenti, se volete aiutare veramente,chiedete a stretto giro di posta il mio IBAN, serviranno alla mia e ad altre famiglie,altrimenti seguitate a far finta di non capire e regalate due euro via sms x utilizzo armamenti elettrici.
Per quanto mi riguarda, fate come credete, io son sopravvissuto al peggio.

danijel

giovedì 11 giugno 2009

LA MIA "VISIONE"






Questa, è la mia "visione".
danijel

A EMILIO MORENATTI


Non ho aperto, certo, questo blog per piangermi addosso, troppo tardi. La pubblicità: " STAPPA LA FELICITA' ", della CocaCola, spiega meglio d'ogni cosa la realtà. Le mie foto, quelle del mio pensiero ottimista, stridono come unghie sulla lavagna della mia città adesso. Inutile spettacolo, per un pulpito sadico e gonfio di finzione, quindi non ne farò "menzione". Ma una cosa devo dirla, siamo un mondo che abbraccia il collasso della follia, come Silvio abbraccia Gheddafi, come il bimbo che lancia i sassi contro la follia della guerra, come l'oro dei colori della mia terra, seguita a dipingere una pineta, un lago, un sasso. Dedico quindi questo post, ad un grande fotografo: EMILIO MORENATTI, dottore della realtà, come la compulsiva realtà della musica di queste radio, tutte udite insieme, idilliaco contorno musicale della nostra amata, famiglia ADAMS.


dm▲

mercoledì 10 giugno 2009

O'profum'e'chill'eƒƒemmene...

All’adorabile quella, che s’innamorò di una rima.

Tu mia bella
Sii come n’à caramella
V’addducite a succhiadite
Tinn’o core sotto‘ncopp’udite
Chillo che niune ave ‘ncapa
Tu o’tienn’in to cervielle
E sì n’a rosa ‘e maggio
Si te trase cò coraggio
Agg’iu bisogn’e sognatt’attutt’lore
C’à sinnò te sgunfie a poche a poche
Iamm’copp’ià vienn’à trase pur’accà
Dov’o sole è picchiatell’
Dov’a luna è la padrona
Dov’e’unnùmmer’n’esiste
Amm’encopp’n’esse triste
C’agg’ditte pù te sognà?
Sott’ncopp’a ta’turnà.


O blues t’agg’mparà
danijel ♥

IL "proclama dell'arcangelo".

lunedì 8 giugno 2009

domenica 7 giugno 2009

Allora ragazzi, non vi sembra che questa storia del terremoto in Abruzzo, assomiglia tanto ad un film di Tarantino? Già! Diamine come giocano sulla pelle della gente! Il “coglionano” , (che i nani sono bravissime persone e non mi sento di offenderle anche solo avvicinandole ad un viscido simile), il nonnetto sadomaso, dicevo, se ricordate, aveva dichiarato che per risollevare l’economia bisognava “ricostruire”, ecco che dopo l’accordo con i paesi del G-8, america in primis, guarda caso “capita” il terremoto in Abruzzo, bene, bene, vi tralascio tutte le sfumature del caso, rispetto alla singolare figura di Giuliani, quello del radon, (che lavora ai laboratori finanziati dall’america), dell’implicazioni e delle coincidenze scientifiche, con l’uso di HAARP con questo terremoto, ma…cilegina sulla torta, lui, il depravato, si espone in maniera esponenziale, da vero giallo criminale, promettendo mari, monti e perfino dentiere, ottenendo così un consenso tale che mette in moto la macchina della protezione civile, che tanto per non smentirsi, è servita più o meno, a fare quello per cui è nata: mettere sotto controllo il territorio, tipo stato di guerra, vietando la circolazione degli “indigeni”, vietando la possibilità di fare comunella e perfino di bere caffè e coca-cola nei campi, intanto, l’opinione pubblica porta a porta dipendente, si smiela e si svena, finanziando un bel gruzzolone, che lo psicognomo già si era accaparrato, con sotterranei impegni con una certa sinistra, impegnandosi a non cambiare e a prendere per il culo gli Abruzzesi, che di conseguenza, come molti Italiani, credono di punirlo, guarda caso, con le elezioni che si tengono proprio in un periodo dove i soldi dovrebbero servire alla ricostruzione. La frittata è fatta! Il figlio della cupidigia, intasca un ingente provento, e la sinistra vince le elezioni. Poi con il G8, si prenderanno anche i soldi, e se qualcuno strilla…la mano della giustizia militar-golpista, cala come una mannaia, tanto tutta la provincia dell’Aquila è in stato di coprifuoco.
Eh? Che ve ne pare per un film? Non a caso ho studiato “scenografia”.

danijel.

P.S.
Da “bioblu”, a Grillo, e a tutti gli amici che vegliano sul disfacimento di questo pianeta e che forse inconsapevoli giocano una parte di rilevante importanza in tutto questo gioco delle parti, dico: dal “quinto potere” in poi, come potete esser certi che quello che dico non sia vero? Ricordate la finta guerra all’Iran? E le Torri Gemelle, ce le siamo dimenticate? Eh eh eh…Tenete a mente la data.