giovedì 25 giugno 2009

Cosa devo dire se mi chiedono:"Come ti senti?"

Vediamo cosa devo dire se mi chiedono: “Come ti senti?”.
Allora, se dico che, è morto mio padre un anno fa, prima di lui la mia compagna, vivo con un figlio di tredici anni, che deve andare al liceo in una città dove sono crollate tutte le scuole, che non ho più la mia casa di residenza, la terra seguita a tremare inesorabilmente, che vivo con circa quello che serve a pagare il biglietto di sola andata a Londra, in un paese dove tutti sembrano talmente indaffarati a fregare gli altri, che ho l’impressione che la fine del mondo sia dietro ogni mio passo, in un paese allo sfacelo, in un mondo ormai sfruttato in ogni suo più recondito anfratto, che se dici terremoto, ti dicono: “Cazzo, fratello, sei fortunato! Dalle mie parti la milizia ha trucidato tutta la mia famiglia, ed io vivo facendo marchette, oppure scavo nelle discariche”. Dove cammini per strada e sorridi alla prima persona che ti sembra simpatica, che subito pensa gli vuoi soffiare il portafoglio, dove le ragazze scopano solo con chi ha l’aereo, e tutti quelli che conosci come minimo hanno, oppure lo hanno avuto, un cancro, dove gli amici che avevi da piccolo,con i quali avevi sognato di crescere e fare del mondo un posto vivibile per tutti, se solo potessero, ti toglierebbero quel poco di salute che ti rimane, per rivenderla alla multinazionale del trapianto, dove avere ancora il tempo per scrivere e leggere, per il solo gusto di farlo, scatena odio e rancore, dove la meglio telefonata che ho ricevuto da dieci anni a questa parte, è per dirmi che il nuovo governo e colluso con la mafia e se voglio ritornare a combattere c’è una manifestazione al quindicesimo livello, oppure se voglio fare il free-lance al G8,dove se hai un’idea che può fare la differenza e non fai parte del “giro” devi rivolgerti alla camorra, dove i mezzi d’informazione sono manipolati da tre o quattro persone in tutto il globo, io guardo il muro della cucina, apro il rubinetto e sento una gran puzza di varecchina, e se ti lamenti sei noioso e se ridi sei folle… mbé cazzo, mai stato meglio prima!

danijel’09
P.S.
Un poco di sano ottimismo non guasta mai
Credo proprio di avere bisogno di una boccata d’aria, vado nelle mie grotte.
Tranquilli, che la mia fantasia, non è in vendita! A nessun prezzo(oddio! Ehmm…)
Erano troppi trecento anni di tranquillità?

Ah! Ah! Un bacione a Miofiglio, Marco, Claudia, Sill, Carla, Piergiovanni, Paco, Gianpaolo, Gianfranco, e a tutti quelli che credono, che queste prove possano servire a ricostruire "L'UOMO"...ci sentiamo dopo il G8.