sabato 12 settembre 2009

La mia breve storia

Ancora tanti amici, ed altrettanti Amori, s’incamminano tra i vari fragori, dal mio luogo presunto, al loro assunto, ma se solo conoscessero. Ricordi? La gente muore ed io con loro. La gente sorride, e si squarciano le tenebre. Tutto qui, talmente semplice.

Il fratello maggiore apre la strada, il minore la disprezza, se solo avesse avuto ancora qualche carezza. In sogno, ho preso in grembo il neonato fasciato di stoffe colorate, delicate, profumate, ma piangeva, eppur se non dovevo farlo, lo strinsi al cuore, con le mie calde lacrime l’ho lavato, è questo amore che forse m’ha salvato. Il grifone a terra s’è rannicchiato, come un tappeto. Ecco, la mia breve storia ora v’ho detto, sopra le mie mani scorre la pioggia, le unisco a forma di conchiglia, mi disseto, mi mondo e lascio sempre un goccio per il viandante, disperso tra le paure del proprio labirinto. La saetta, scarica a terra la sua rabbia di non avermi vinto, oppure tutto questo, è solo un mondo finto.

daniele Sopralevette ©12/9



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