sabato 15 agosto 2009

LA SINDROME DEL GREGGE...mbè...ritorniamo alla penna...altrimenti... नॉन की कापिअमो...








Andate a farvelo mettere tutti in quel post.
Non esiste un blogger's, o come si dice, che avendo una certa "visibilità", non diventa
un abile "spin-doctor". Abili venditori di libertà d'informazione vendono i propri spazi, i video, le capacità, all'una o all'altra fazione. Potrete dirmi: "E' una questione di scegliere il meno peggio", siamo daccordo, ma allora non andate a parlare di LIBERA INFORMAZIONE. Ma voi credete che "dietro" a certi blog che hanno un seguito quasi televisivo, non ci siano I PARTITI? E allora? Allora siamo al punto di partenza. Andatevi a leggere "IL MANIFESTO SULLA SOPPRESSIONE DEI PARTITI" di SIMONE WEIL, capirete! Vi trascrivo un sunto: "Un uomo che aderisce a un partito ha verosimilmente visto nell'azione e nella propaganda di quel partito cose che gli sono parse giuste e buone. Ma non ha mai studiato la posizione del partito relativamente a tutti i problemi della vita pubblica. Entrando a far parte del partito, accetta posizioni che ignora.
Sottomette così il suo pensiero all'autorità del partito. Quando, poco a poco, conoscerà le posizioni che oggi ignora, le accetterà senza esaminarle. E' esattamente la stessa situazione di chi aderisce all'ortodossia cattolica concepita come fa san Tommaso.
Se un uomo dicesse, richiedendo la sua tessera di membro. "Sono d'accordo con il partito su questo, questo e quest'altro punto. Non ho studiato le sue altre posizioni e riservo interamente la mia opinione fino a che ne avrò portato a termine lo studio", lo si pregherebbe probabilmente di ripassare in seguito.
Ma in realtà, al di là di eccezioni molto rare, un uomo che entra in un partito adotta docilmente la disposizione d'animo che esprimerà più tardi con le parole: "come monarchico, come socialista penso che...". E' una posizione così confortevole! Perchè equivale a non pensare. Non c'è nulla di più confortevole del non pensare.
I partiti sono macchine per fabbricare passioni collettive, ed è cosa così evidente che non merita di essere spiegata. La passione collettiva è l'unica energia di cui dispongono i partiti per la propaganda diretta all'esterno e per la pressione esercitata sull'anima di ogni membro.
Si ammette che lo spirito di partito acceca, rende sordi alla giustizia, spinge anche le persone oneste all'accanimento più crudele contro gli innocenti. Lo si ammette ma non si pensa a sopprimere gli organismi che fabbricano un tale spirito.
(...)
La conclusione è che l'istituzione dei partiti sembra proprio costituire un male senza mezze misure. Sono nocivi nel principio, e dal punto di vista pratico lo sono i loro effetti.
La soppressione dei partiti costituirebbe un bene quasi allo stato puro."
Ora pensate un'attimo a quante verità avete trovato in quei BLOG che hanno un grande seguito, tutte cose giuste, che Voi avevate pensato, ma per pigrizia mentale, difficoltà oggettive, faciloneria, difficoltà nel rapportarsi e comprendere la realtà oggettiva della verità, bisogno di sentirsi uniti, protetti, avete "postato" fino a farli diventare macchine, loro stessi, di quel meccanismo che vi vengono a criticare. Mancanza di tempo e risorse? MANCANZA DI VOLONTA' DI RAGIONARE CON LA PROPRIA TESTA! LA SINDROME DEL GREGGE.
Battetevi il petto, che è meglio.

daniele Sopralevette

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