giovedì 4 agosto 2011

La Porta

E ci accorgiamo di essere come tanti bambini abbandonati, lasciati da quella mano che ci guidava dolcemente, indicandoci le scelte, e persi brancoliamo nella vita, a tentoni la saggiamo, ed appena ci sembra scorgere un calore, li ci dirigiamo, con le braccia tese, sicuri che lui il calore, saprà cosa si deve fare per vivere, e ci lanciamo a capofitto, come reduci che dopo giorni di arsura, chiusi nella paura, ascoltando una voce, sicuri sia la libertà, corriamo, ci affrettiamo, invece è un altro sopravvissuto che pensa lo stesso di te, e a te si dirige sorridente.
Questo, spesso è l’incontro.
Si guardano negli occhi, muti, senza pensieri, uno di fronte all’altro.
Il cuore impazza, unico suono, per un tempo indescrivibile dove tutta la loro vita scorre come in una moviola muta, ed accelerata dal momento, e tacciono.
Poi, finito di scorrere il passato, si guardano diritti negli occhi, sono gli stessi che hanno visto, quando lavandosi ad una fonte, e bevendo, si sono riflessi un momento, poi distratti dalla strada hanno proseguito.
Ecco, ora quegli occhi sono di fronte a se stessi, e si riconoscono, si abbracciano, sorridono e si dicono, ci siamo al fine ritrovati, ora non ci perdiamo.
E senza dirsi una parola sulla strada che li ha portati ad incontrarsi, stringendosi la mano, si raccontano.
photo e scritto daniele masciovecchio©2011





4 commenti:

danijel ha detto...

click sopra la foto + click per ingrandire

Anonimo ha detto...

le immagini lavorano all'inverso delle parole, e le une sono complementari alle altre, hanno la caratteristica di esaltare e rafforzare a vicenda la propria luminosità di visione interiore della realtà
...quando voi leggete un romanzo, immaginate i colori, l'ambiente, i volti, dei personaggi e degli ambienti che andate leggendo, fate una fotografia delle parole ...cosi, al contrario, funzionano le immagini, facendovi vedere una "realtà", che parla al vostro immaginario, raccontandovi voi di che colore siete, in quale ambiente vivete, e che storia personale state vivendo...

in questa "porta", voi chi siete? dove vi trovate? in quell'energia che mantiene la struttura del passaggio? siete la mezza porta chiusa? oppure siete l'interno? si può essere anche tutte e tre, ma ci vuole una grande capacità di ritmo ;)

daniele masciovecchio.

➔ Sill Scaroni ha detto...

Meraviglioso post,la foto è molto buona e completa la scrittura.
In risposta a una delle domande:
Sono fuori perché dentro vedo la certezza-incerta del dogma.
Un bacio.
Sill

Anonimo ha detto...

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