mercoledì 2 giugno 2010

Quanto è farina del nostro sacco? La fisica quantistica e lo sciamanesimo.

Quanto quello che noi crediamo gli altri conoscono di noi influisce su i nostri comportamenti?
Quanto di questi comportamenti sono frutto del pensiero che gli altri conoscono molto di più di quello che noi crediamo, sul nostro comportamento?
Quanto è “farina del proprio sacco”, e quanto il pensiero riflesso degli altri, a partire dai nostri familiari, passando per gli amici e finendo per i media, sono realmente quello che noi crediamo di essere?
Vedo i vostri “pensieri” rimbalzare da una domanda all’altra, seppure io non vi guardo, vi “vedo” chiedere: “ma questo mi conosce o è solo pazzo?”
In effetti, gli studi che riguardano i comportamenti sociali, così come i comportamenti della “materia” nella fisica sub-atomica, si distinguono talmente poco, sono così assolutamente vicini, che se non si è più che sani di mente, si rischia la “follia sociale”.
Discorso, lungo e complesso, che sicuramente i sociologi, i teologi ed i ricercatori fisici quantistici, conoscono bene.
Fibonacci, padre della teoria “la trasmissione della memoria nelle cellule”, aveva dimostrato con la sua famosa sequenza.
Siamo quindi tutti figli di una “matrice” pensata prima di noi, e che si comporta un poco come le onde di marea.
Così gli atomi, così gli astri, così la mente umana, che per opera del “pensiero che trasforma la materia”, ci rende apparenti, così come lo siamo.
Nulla di più semplice quindi, individuata questa matrice comportamentale, influire sulle scelte che si credono imparziali, nelle popolazioni.
Come si comporta un ricercatore che vuole comprendere in che stato comportamentale si trova un dato “soggetto” ( non a caso il sinonimo si soggetto è, sottomesso, sottoposto, subalterno,vincolato), per il singolo essere umano, esiste la “fisiognomica facciale”, per interi gruppi sociali, “ la fisiognomica comportamentale”, che è quello che in questo momento tutti noi stiamo operando nei nostri diari virtuali, che altro non sono, che una immensa banca dati “regalata” a chi studia e vuole utilizzare le nostre future scelte.
Potrei anche dirvi, e sicuramente qualcuno lo ha provato, che questa teoria del pensiero matrice, lo avete provato voi stessi, quando un sogno, oppure l’idea di un sogno, molte volte si replica in quella che chiamiamo “realtà”.
Ecco come gli sciamani, per mezzo delle droghe e del “sogno”, predicono il futuro.
Gli antichi sciamani, null’altro sono che i moderni scienziati di fisica quantistica.
Come sfuggire da questo “essere letti”…mbè, credo di avervi detto anche troppo.

dan.mascio@gmail.com
daniele SopralevettE©

1 commento:

Anonimo ha detto...

manca qualche virgola, ma se notate bene, la cosa è deliberata.