lunedì 25 gennaio 2010

...e adesso che mi sono "intossicato", fin nell'ultima sinapsi funzionante...

qualcuno aveva parlato di rime?
(o ma "intossicato" di parole...eh!...che palle l'essere umano, ha bisogno di spiegazioni per tutto. [!!!])
...dal mondo "disarmante" di risate, "artefatto" pure nel misfatto, "dirompente", nel senso che che non dice niente, e quindi rompe, oh! come rompe! Ecco che mi ergo [sum], divagato, bistrattato, sconclusionato, divergente, divertente, un pò demente, fatto in modo che la gente non si veda accattivante, misera miseria della mente, ostacolo dell'oracolo imparziale, manometro pulsante dell'irreale, anfratto sfatto del biscotto molle che ribolle caldo nella carne sgocciolante di penuria della stessa sua foia di venir nel ventre e nella gola ingoia, dove la noia imperante sviene di vergogna nella gogna della fogna sconvolgente dell' apparente, del dico tutto per non dire niente [...respiro], ecco che viro la luce della voce, di quel passaggio saggio, che il malandrino amico del mandarino si fece notar nel faggio [legno] del suo saggio presaggio d'ingaggio nell'ingranaggio, dove le ruote quadre s'azzeccano di prove nuove,negli orticanti briganti dei tramonti sui monti della sfera...ecco, ed è subito sera!




danijel2010
da recitare senza prender fiato
quando il mondo/verbo
v'appare malato
la mattina dopo colazione
e la sera a panza piena