mercoledì 27 maggio 2009

ALCUNI GIOIELLI

Alcuni gioielli brillano così forte nella notte , che disarmano ogni violenza dell'uomo sulla "terra madre". Così i "caporali" urlano e strepitano, battono i piedi e sfasciano, contano le proprie povertà, offuscando il tesoro, che illumina la loro strada, inciampano nelle buche dell'ignoranza, si scottano le mani con la loro luce, rimanendo inerti, poveri, impauriti.
Alcuni gioielli brillano così forte nella notte, d'aver dimenticato la data della propria morte.
La comicità stà nel loro sogno, e si scusano d'essere così distratti.
La verità, il "dopo", la paura ed il buio, è solo una storia da matti.
(Vivranno una vita di fretta, tutta tesa a costringere la fortuna e la luce, ad attraversare la propria voce, poi in un momento svaniranno, senza mai sapere, nè il motivo del danno, nè il sapore dell'amore)

danijel °I^

3 commenti:

➔ Sill Scaroni ha detto...

Il bagliore che non sono dei gioielli, ma la grandezza dei sentimenti che ancora esistono in questo mondo malo e ingiusto.
Ciao.

Quella ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
danijel ha detto...

ahahahha:) questa è troppo bella eheheh...
Certo Sill, i veri diamanti sono i sentimenti puri, cosi rari da trovare, come quelle persone che come te, combattono con conoscienza e sorriso, il brutale lato dell'uomo.
***
Oh! Claudia, che bel post! Sei cosi "bella" e non "quella", quando ti lasci andare!!
No! Non è vero che tutto si acquista, ma si guadagna, piano, piano, pure passando sotto quei "ponti", "dove sgocciola la consapevolezza".Vedi, ritornerà il momento in cui l'uomo si riaggregherà per il suo bene e per il bene di suo figlio, della propria "MADRE" e della propria DONNA. Allora il lavoro sarà un piacere. Solo allora smetteremo di morire. I colori non avranno bisogno d'essere, tutto brillerà della luce delle nostre risate..."COME DIAMANTI":) Ora purtroppo, c'è l'ultima "FETTA",l'ultima trance, di quell'uomo-canaglia, quello che vive per dispetto , che non rispetta, che calpesta, convinto d'essere in testa. Poi un giorno si alza dal suo letto, s'accorge di non aver mai respirato il profumo degli alberi e dei fiori...e muore. Sindaco, Capo di Stato, Politico, Sindacalista, Povero Cristo, sdordito dalla puzza della follia... Guardo il mare, le sue onde, s'increspano, s'arrotolano, s'allungano, si colorano, poi si ricongiungono con la loro coda e ancora spumano, si gettano sfinite sulla riva e "vedo" la vita. eheheheh